A volte, compensare le proprie emissioni è necessario per partecipare ad un bando . Altre volte per rimanere all’interno della filiera produttiva di una grande azienda che sta intraprendendo un cammino di sostenibilità. Inoltre, è sempre utile per partecipare a progetti di impatto sociale. Ancora, può essere funzionale al lancio di un prodotto o un servizio legato alle tematiche sostenibili.

Compensare le emissioni di Co2 è una soluzione finalizzata ad un target specifico: un primo passo verso la consapevolezza. Conoscere la propria impronta ambientale, o quella di un prodotto o di un ciclo produttivo, da la misura della propria distanza da un “netto zero”. E ci aiuta a capire dove possiamo fare meglio e come intanto possiamo agire nel breve periodo.

Oltre un quarto dei fondi complessivi distribuiti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza sono destinati al capitolo “Rivoluzione verde e transizione ecologica”. Se colleghiamo anche la voce sulle “Infrastrutture per la mobilità sostenibile” arriviamo quasi alla metà dei fondi del PNRR. Serviranno a finanziare, tra gli altri, investimenti per l’economia circolare, la gestione dei rifiuti, puntare sulle fonti rinnovabili, potenziare le reti elettriche, incrementare l’efficienza energetica degli edifici.

Ecco perché è opportuno capire dove e come sono diretti gli 80 miliardi che compongono queste due voci del Piano. Noi siamo in grado di intercettare opportunità o partecipare a gare che richiedono di una specifica assistenza tecnica.

Come trasformare energeticamente la struttura fisica di un’azienda? Come ristrutturare i locali interni per ottimizzare le dispersioni di caldo e freddo? Come si rende sostenibile la propria catena del freddo?
Le imprese hanno derivazioni fisiche che creano impatto ambientale. La trasformazione tecnica di questi luoghi e dei processi produttivi in ​​cui sono coinvolti è ciò che permette di accedere ai maggiori benefici dell’economia circolare in azienda: ottimizzazione dei costi, abbattimento delle proprie emissioni.
Lavoriamo con ingegneri, architetti, progettisti in grado di trasformare la vostra azienda in un luogo ecologicamente più compatibile o, dove possibile, a impatto zero.

Percorsi articolati come quelli tracciati dalle ISO 26000, 20400, 20121, 30415 o la UNI/PdR 125:2022. Ma non solo. Sono ormai moltissime le certificazioni riconosciute anche in Italia, sempre più richieste con l’introduzione delle nuove direttive europee. Oltre alla normativa europea, sono ormai le leggi del mercato fatto di consumatori sempre più attenti all’autorevolezza delle aziende sulle tematiche di sostenibilità a richiederle. Sustrain presenta consulenti specializzati in grado di accompagnare un’azienda interessata lungo il percorso più efficace e opportuno circa qualsiasi certificazione legata al mondo della sostenibilità.

Spesso lo sviluppo sostenibile è un argomento noioso, un dovere incomprensibile, un’utopia senza fondamento. Eppure qualsiasi prodotto o progetto sostenibile ha un aspetto sociale, umano, ambientale, economico: bisogna saperne mostrate uno o più lati nel modo più intrigante.
Per comunicare al meglio il servizio o prodotto, concordiamo un piano con il committente che identifica una content strategy verticale e una progettazione editoriale targetizzata. Per farlo, lavoriamo con consulenti esperti di comunicazione e sostenibilità, digital strategist, social media manager, videomaker, giornalisti, grafici, audio narratori: per adottare un taglio coinvolgente, efficace e calato sulle esigenze del committente.