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Diagnosi energetica aziendale (o audit energetico): una guida completa

La diagnosi energetica aziendale è un passaggio fondamentale per ottimizzare il consumo di energia e migliorare le prestazioni di un’azienda. Attraverso un’analisi dettagliata, consente di individuare sprechi e inefficienze, proponendo soluzioni su misura per ridurre i costi e l’impatto ambientale.

 

In un mondo sempre più orientato alla sostenibilità, una diagnosi energetica non è solo una scelta responsabile, ma anche un investimento strategico. Aiuta le aziende a essere più efficienti, competitive e attraenti per clienti e investitori, trasformando l’efficienza energetica in un concreto vantaggio competitivo.

 

Cosa significa effettuare una diagnosi energetica in azienda?

La diagnosi energetica aziendale, conosciuta anche come audit energetico, è un processo di analisi dettagliata che valuta come un’organizzazione utilizza l’energia. L’obiettivo principale è identificare aree di inefficienza, sprechi o consumi superflui e suggerire soluzioni per migliorare l’efficienza energetica.

 

Un audit energetico efficace considera:

 

  • I consumi di energia per ogni area operativa dell’azienda.
  • L’efficienza degli impianti e delle attrezzature.
  • I comportamenti operativi che possono influire sul consumo di energia.

 

Attraverso un approccio metodico, la diagnosi consente di ottenere una visione completa della situazione energetica aziendale e di definire azioni concrete per ridurre consumi e costi.

 

Quali aziende devono fare la diagnosi energetica?

La diagnosi energetica è obbligatoria per alcune categorie di imprese in base alla normativa italiana ed europea. Secondo il Decreto Legislativo 102/2014, le aziende obbligate sono:

 

Grandi imprese

Aziende che superano almeno due dei seguenti criteri:

 

  • Più di 250 dipendenti.
  • Fatturato annuo superiore a 50 milioni di euro.
  • Bilancio annuale superiore a 43 milioni di euro.

 

Imprese energivore

Aziende che registrano consumi energetici elevati, in genere appartenenti al settore manifatturiero, e che sono incluse negli elenchi pubblicati annualmente dal CSEA (Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali).

 

Le imprese non obbligate possono comunque scegliere di effettuare una diagnosi su base volontaria, per migliorare la gestione dell’energia e accedere a incentivi.

 

Quando è obbligatorio fare la diagnosi energetica per un’azienda?

Le aziende soggette all’obbligo devono effettuare la diagnosi energetica ogni quattro anni, a partire dalla prima rendicontazione. Per le imprese energivore, l’obbligo è legato all’iscrizione negli elenchi annuali della CSEA.

 

La mancata conformità comporta sanzioni amministrative che possono raggiungere i 40.000 euro.

 

Quanto costa una diagnosi energetica aziendale?

Il costo di una diagnosi energetica aziendale può variare significativamente in base a diversi fattori:

 

  • Dimensione dell’azienda: Le grandi aziende o quelle con processi complessi richiedono analisi più approfondite e costose.
  • Settore operativo: Le aziende manifatturiere, con elevati consumi energetici, richiedono un livello di dettaglio superiore rispetto a quelle del terziario.
  • Professionisti coinvolti: Il costo dipende anche dalla qualifica e dall’esperienza degli esperti incaricati.

 

In media, il costo per una diagnosi può oscillare tra i 2.000 e i 15.000 euro, ma molte aziende riescono a recuperare l’investimento attraverso i risparmi energetici ottenuti e l’accesso a incentivi fiscali.

 

Le fasi della diagnosi energetica aziendale

Una diagnosi energetica aziendale si compone di diverse fasi fondamentali:

 

Raccolta dati

  • Analisi dei consumi energetici storici.
  • Esame delle bollette e dei contratti di fornitura energetica.
  • Inventario delle attrezzature e degli impianti.

 

Sopralluogo

  • Ispezione fisica degli impianti per valutare le condizioni operative.
  • Identificazione di eventuali dispersioni energetiche o inefficienze tecniche.

 

Analisi e modellizzazione

  • Creazione di modelli di simulazione per analizzare i consumi.
  • Identificazione delle opportunità di risparmio e delle priorità d’intervento.

 

Rapporto finale

  • Un documento dettagliato che riassume i consumi attuali, le inefficienze individuate e le soluzioni proposte.
  • Suggerimenti per investimenti in tecnologie più efficienti o per modifiche ai processi operativi.

 

Benefici della diagnosi energetica aziendale

Oltre a soddisfare gli obblighi normativi, la diagnosi energetica offre numerosi vantaggi:

 

  • Riduzione dei costi operativi: Identificare e risolvere inefficienze energetiche consente di abbassare significativamente le spese aziendali.
  • Accesso a incentivi: Le aziende che effettuano una diagnosi energetica possono beneficiare di agevolazioni fiscali e finanziamenti, come i Certificati Bianchi.
  • Conformità normativa: Evitare sanzioni e rispettare gli obblighi di legge.
  • Sostenibilità ambientale: Ridurre le emissioni di gas serra e contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico.
  • Miglioramento dell’immagine aziendale: Le aziende che adottano politiche di efficienza energetica sono percepite come più responsabili e moderne.

 

Chi può effettuare la diagnosi energetica?

La diagnosi deve essere condotta da professionisti qualificati e certificati. Tra questi troviamo:

 

  • ESCo (Energy Service Company): Società specializzate in servizi energetici.
  • EGE (Esperti in Gestione dell’Energia): Professionisti certificati secondo la norma UNI CEI 11339.
  • Auditor energetici: Tecnici accreditati che seguono le linee guida definite dalla norma UNI CEI EN 16247.

 

Perché è importante effettuare una diagnosi energetica aziendale

La diagnosi energetica aziendale è uno strumento indispensabile per ottimizzare i consumi, migliorare l’efficienza e ridurre i costi. Oltre ad adempiere agli obblighi di legge, rappresenta un’opportunità strategica per le aziende che vogliono distinguersi in un mercato sempre più competitivo e orientato alla sostenibilità.

 

Adottare un approccio proattivo verso la gestione dell’energia non solo migliora la performance aziendale, ma contribuisce anche a un futuro più sostenibile per l’ambiente e la società.