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GHG ed emissioni GHG: tutto ciò che devi sapere

I gas a effetto serra, noti con l’acronimo GHG (Greenhouse Gases), giocano un ruolo cruciale nell’equilibrio climatico del nostro pianeta.

 

Sebbene questi gas siano fondamentali per mantenere una temperatura terrestre adatta alla vita, le attività umane stanno alterando il loro equilibrio naturale, portando a un’accelerazione dei cambiamenti climatici.

 

Questo articolo esplorerà il significato dei GHG, l’importanza della loro gestione e come il GHG Protocol rappresenti uno strumento chiave per le aziende che vogliono contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico.

 

Cosa si intende per GHG?

I GHG comprendono una serie di gas in grado di intrappolare il calore nell’atmosfera, amplificando l’effetto serra. Tra i principali gas a effetto serra troviamo:

  • Anidride carbonica (CO2)

  • Metano (CH4)

  • Protossido di azoto (N2O)

  • Gas fluorurati

L’aumento delle concentrazioni di questi gas è direttamente collegato al riscaldamento globale e alle sue conseguenze, tra cui eventi climatici estremi, innalzamento del livello dei mari e perdita di biodiversità.

 

ghg-tipologie

 

Le principali categorie di gas serra (GHG)

I gas serra (GHG, Greenhouse Gases) sono fondamentali per il bilancio termico del pianeta, ma il loro aumento, causato dall’attività umana, è tra le principali cause del riscaldamento globale.

Ecco una panoramica delle principali categorie di GHG e il loro impatto.

 

1. Biossido di carbonio (CO₂)

Fonte di emissione:

  • Combustione di combustibili fossili (carbone, petrolio, gas naturale) per energia e trasporti.

  • Deforestazione e cambiamenti nell’uso del suolo.

  • Processi industriali come la produzione di cemento.


Impatto ambientale:

Il biossido di carbonio è il principale responsabile del riscaldamento globale. Sebbene sia meno potente rispetto ad altri gas serra, la sua concentrazione nell’atmosfera è molto alta e la sua permanenza è lunga, rendendolo il gas più critico da affrontare.

 

2. Metano (CH₄)


Fonte di emissione:

  • Agricoltura intensiva, in particolare l’allevamento di bestiame.

  • Decomposizione dei rifiuti organici in discarica.

  • Estrazione e trasporto di combustibili fossili.


Impatto ambientale:

Il metano è oltre 25 volte più potente del CO₂ nel trattenere calore. Tuttavia, la sua vita nell’atmosfera è più breve, il che rende le strategie di riduzione particolarmente efficaci nel breve termine.

 

3. Protossido di azoto (N₂O)


Fonte di emissione:

  • Uso di fertilizzanti chimici in agricoltura.

  • Combustione di biomassa e carburanti fossili.

  • Trattamento delle acque reflue.


Impatto ambientale:

Il protossido di azoto è circa 300 volte più efficace del CO₂ come gas serra e contribuisce anche alla distruzione dello strato di ozono. È particolarmente pericoloso perché le sue fonti di emissione sono difficili da controllare senza cambiamenti sistemici.

 

4. Gas fluorurati

Tipologie principali:

  • HFC (idrofluorocarburi): Utilizzati in refrigerazione e condizionamento.

  • PFC (perfluorocarburi): Impiegati nell’industria elettronica.

  • SF₆ (esafluoruro di zolfo): Utilizzato nei sistemi di isolamento elettrico.

  • NF₃ (trifluoruro di azoto): Usato nella produzione di semiconduttori.


Impatto ambientale:

Questi gas sono estremamente potenti, con un potenziale di riscaldamento globale (GWP) migliaia di volte superiore al CO₂. Inoltre, hanno una lunga permanenza nell’atmosfera, rendendo la loro riduzione una priorità nelle politiche climatiche.

 

Cos’è l’inventario GHG?

Un inventario GHG è una raccolta strutturata e dettagliata delle emissioni di gas serra prodotte da un’entità, che può essere un’azienda, un’istituzione o un paese. Questo strumento serve a:

  • Quantificare le emissioni dirette e indirette.

  • Identificare le aree critiche di miglioramento.

  • Monitorare i progressi nella riduzione delle emissioni.

Gli inventari sono essenziali per garantire trasparenza e permettere alle organizzazioni di sviluppare strategie efficaci per ridurre il proprio impatto ambientale.

 

Il GHG Protocol: standard per la misurazione delle emissioni

Il GHG Protocol è lo standard internazionale più utilizzato per misurare e gestire le emissioni di gas serra. Sviluppato negli anni ’90 dal World Resources Institute (WRI) e dal World Business Council for Sustainable Development (WBCSD), fornisce linee guida dettagliate per le aziende che desiderano calcolare e ridurre le loro emissioni.

 

Obiettivi principali del GHG Protocol

  1. Gestione e riduzione delle emissioni: Identificare aree critiche e attuare strategie di miglioramento.

  2. Adesione a programmi di rendicontazione: Supportare le aziende nella conformità alle normative internazionali.

  3. Partecipazione a mercati di scambio: Consentire alle imprese di partecipare a schemi di scambio di crediti di carbonio.

  4. Riconoscimento pubblico: Promuovere gli sforzi di sostenibilità e migliorare la reputazione aziendale.

 

GHG Protocol e i tre “scope” delle emissioni

Il GHG Protocol distingue tre categorie principali di emissioni:

  • Scope 1: Emissioni dirette generate dalle attività aziendali, come il consumo di carburante nei veicoli aziendali.

  • Scope 2: Emissioni indirette legate all’energia acquistata, come l’elettricità utilizzata negli uffici.

  • Scope 3: Altre emissioni indirette, come quelle prodotte dalla catena di fornitura, dai viaggi di lavoro e dall’uso dei prodotti da parte dei consumatori.

Questa distinzione permette alle aziende di identificare con precisione le fonti di emissione e di sviluppare strategie di riduzione mirate.

ghg protocol scope

Perché è importante gestire i GHG?

La gestione dei GHG è cruciale per mitigare il cambiamento climatico e salvaguardare il nostro pianeta. Adottare pratiche sostenibili offre anche importanti vantaggi per le aziende:

  • Rispetto delle normative: La conformità agli standard globali è sempre più richiesta dai governi e dagli investitori.

  • Risparmio economico: Migliorare l’efficienza energetica e ridurre gli sprechi porta a una significativa riduzione dei costi operativi.

  • Attrazione di investimenti responsabili: Gli investitori sono sempre più orientati verso aziende con forti credenziali ESG.

  • Miglioramento della reputazione: Dimostrare un impegno concreto nella sostenibilità rafforza la fiducia dei consumatori.

 

Sfide e opportunità per le aziende

Nonostante i vantaggi, le aziende affrontano diverse sfide nella gestione dei GHG:

  • Difficoltà di raccolta dati: Monitorare le emissioni lungo tutta la catena del valore può essere complesso.

  • Costi iniziali elevati: Implementare sistemi di monitoraggio e tecnologie sostenibili richiede un investimento significativo.

  • Normative in evoluzione: Le leggi ambientali variano da paese a paese, complicando l’adesione agli standard globali.

Tuttavia, le opportunità superano i rischi. Le aziende che integrano il GHG Protocol possono:

  • Posizionarsi come leader nel mercato della sostenibilità.

  • Accedere a incentivi fiscali e green bonds.

  • Favorire l’innovazione nei processi produttivi.

 

Come si calcola il GHG: guida pratica per la misurazione delle emissioni

Il calcolo delle emissioni di GHG (Greenhouse Gases) è un processo essenziale per comprendere e ridurre l’impatto ambientale di un’organizzazione.

Questo processo, che segue protocolli internazionali come il GHG Protocol, consente di identificare, quantificare e monitorare le emissioni di gas serra generate dalle attività aziendali.

 

Passaggi per calcolare le emissioni di GHG

  1. Definire i confini organizzativi

    • Approccio al controllo operativo: L’azienda considera tutte le attività su cui ha controllo operativo.

    • Approccio alla partecipazione azionaria: Si calcolano le emissioni in proporzione alla quota di proprietà dell’azienda in altre entità.

     

  2. Identificare le fonti di emissione

    Come abbiamo visto, le fonti di emissione si dividono in tre categorie o Scope, secondo il GHG Protocol. Riuscire a identificarle è un passo preliminare fondamentale per riuscire a calcolare le emissioni in modo puntuale.

     

  3. Raccogliere i dati

    • Quantificare il consumo di energia (ad esempio, in kWh per l’elettricità o in litri per i combustibili).

    • Monitorare l’attività aziendale, come i chilometri percorsi dai veicoli o i materiali acquistati.

    • Raccogliere dati dai fornitori e dai partner della catena di approvvigionamento.

       

  4. Convertire i dati in emissioni di gas serra

    Utilizzare fattori di emissione standardizzati, che correlano il consumo di risorse (energia, carburanti, ecc.) alle emissioni prodotte. Questi fattori possono essere trovati in database internazionali come quelli forniti dall’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) o da autorità locali.
     

  5. Calcolare le emissioni totali

    • Sommare le emissioni dirette e indirette di tutti gli Scope.

    • Espandere il calcolo per includere le emissioni di gas specifici (CO₂, CH₄, N₂O, HFC, PFC, SF₆, NF₃) e le loro equivalenze in CO₂e (CO₂ equivalente), utilizzando i potenziali di riscaldamento globale (GWP) di ciascun gas.

       

Esempio pratico di calcolo GHG

Un’azienda consuma:

  • 10.000 kWh di elettricità (Scope 2), con un fattore di emissione pari a 0,5 kg di CO₂ per kWh.

  • 5.000 litri di carburante diesel per i veicoli aziendali (Scope 1), con un fattore di emissione pari a 2,7 kg di CO₂ per litro.

 

Calcolo:

  • Scope 2: 10.000 kWh × 0,5 kg CO₂/kWh = 5.000 kg di CO₂

  • Scope 1: 5.000 litri × 2,7 kg CO₂/litro = 13.500 kg di CO₂

  • Emissioni totali: 5.000 + 13.500 = 18.500 kg di CO₂ equivalenti.

 

Strumenti per il calcolo delle emissioni GHG

 

    • Calcolatori online: Molti enti, come il GHG Protocol e organizzazioni nazionali, offrono strumenti per il calcolo delle emissioni.

    • Software di sostenibilità: Diverse piattaforme online permettono di automatizzare il processo di raccolta e analisi dei dati.

    • Consulenze esterne: Aziende specializzate come Sustrain possono fornire supporto nella creazione di inventari GHG complessi.

 

Come ridurre le emissioni GHG

Ridurre le emissioni GHG richiede un approccio strategico:

  1. Efficienza energetica: Investire in tecnologie che riducono il consumo di energia.

  2. Energie rinnovabili: Passare a fonti di energia pulita come il solare e l’eolico.

  3. Economia circolare: Adottare modelli che minimizzano i rifiuti e massimizzano il riutilizzo delle risorse.

  4. Sensibilizzazione interna: Coinvolgere dipendenti e stakeholder in iniziative green.

 

I GHG e il loro monitoraggio sono centrali nella lotta al cambiamento climatico. Il GHG Protocol offre alle aziende uno strumento fondamentale per calcolare, gestire e ridurre le emissioni. Adottare questi standard non è solo una responsabilità etica, ma rappresenta un’opportunità concreta per migliorare la competitività aziendale e contribuire a un futuro sostenibile