L’efficienza energetica non è più solo una questione tecnica: oggi è un valore che trasforma il modo in cui viviamo e costruiamo.
Il certificatore energetico è il professionista che rende tutto questo possibile, traducendo numeri e analisi in soluzioni concrete per ridurre consumi e sprechi. È la figura responsabile della valutazione della prestazione energetica degli edifici; nonché quella a cui rivolgersi per ottenere l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) e per individuare opportunità di miglioramento in linea con gli standard sempre più ambiziosi della sostenibilità.
Scopriamo cosa fa un certificatore energetico, quali competenze servono per diventarlo e perché il suo lavoro è così importante per il futuro.
Chi può diventare certificatore energetico?
Per svolgere questo ruolo, il professionista deve essere in possesso di determinati requisiti stabiliti dalla normativa. Secondo il DPR 75/2013, possono diventare certificatori energetici:
- i laureati in discipline tecniche come ingegneria civile, architettura e scienze ambientali
- diplomati in geometri e periti industriali, purché abbiano completato un specifico corso di formazione per la certificazione energetica.
Inoltre, il professionista deve essere iscritto agli ordini e collegi professionali competenti e autorizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico. Tale autorizzazione certifica che il tecnico possiede le specifiche competenze per valutare l’efficienza energetica del sistema edificio e proporre soluzioni progettuali e costruttive per migliorarla.
Il percorso formativo per certificatori energetici
Il possesso di formazione per la certificazione energetica è obbligatorio per accedere alla professione. I corsi, regolamentati a livello regionale, hanno una durata minima di 64 ore e coprono temi fondamentali come:
- Normative energetiche nazionali e regionali.
- Bilancio energetico del sistema edificio.
- Valutazione degli impianti asserviti agli edifici.
- Analisi tecnico-economica degli interventi di riqualificazione.
Il percorso si conclude con un esame finale, che attesta la preparazione del candidato e abilita alla redazione dell’attestato di prestazione energetica.
Responsabilità e compiti del certificatore energetico
Il tecnico abilitato deve analizzare gli elementi chiave che influenzano le prestazioni energetiche dell’immobile. Durante il sopralluogo, il certificatore valuta aspetti come:
- Isolamento termico di pareti e infissi.
- Efficienza degli impianti di climatizzazione e riscaldamento.
- Utilizzo di energie rinnovabili, come pannelli fotovoltaici e solari.
- Impianti asserviti agli edifici, come sistemi di ventilazione o illuminazione.
Questa analisi accurata consente di calcolare il consumo energetico e proporre soluzioni per migliorare l’efficienza, contribuendo alla sostenibilità ambientale e al risparmio economico.
Normative nazionali e regionali
Il ruolo del certificatore energetico è regolamentato da normative nazionali e regionali. Sebbene il quadro legislativo sia armonizzato a livello statale, le regioni possono introdurre requisiti aggiuntivi.
Il professionista deve quindi mantenersi aggiornato sulle normative in vigore per garantire la conformità alle normative applicabili agli edifici di nuova costruzione o esistenti.
La nomina del certificatore energetico
La nomina di un tecnico abilitato alla certificazione energetica degli edifici spetta generalmente al proprietario o al committente.
Nei casi di compravendita o locazione, è obbligatorio fornire l’APE al momento della stipula del contratto. Per le nuove costruzioni, la figura del certificatore interviene già nelle fasi di progettazione e costruzione, assicurando che gli obiettivi di sostenibilità vengano rispettati.
Quanto costa la certificazione energetica?
Il costo della certificazione varia in base alla progettazione di edifici, alla complessità e alla dimensione dell’immobile, nonché alla regione in cui si trova. Generalmente, il prezzo oscilla tra 150 e 400 euro, ma può aumentare per immobili di grandi dimensioni o edifici con impianti complessi. I tempi di rilascio dell’APE sono relativamente brevi, spesso compresi tra 2 e 7 giorni.
Controlli e responsabilità
I tecnici abilitati alla certificazione energetica degli edifici sono sottoposti a controlli periodici da parte di enti preposti. Qualsiasi irregolarità nel certificato può portare a sanzioni amministrative o penali, oltre a compromettere la credibilità del professionista.
Per questo motivo, il certificatore energetico deve garantire che le valutazioni siano accurate, imparziali e in linea con le normative vigenti.
Dichiarazione di indipendenza
Per evitare conflitti di interesse, il certificatore energetico deve dichiarare l’assenza di rapporti con i soggetti coinvolti nel processo di certificazione. Questa dichiarazione di indipendenza è essenziale per assicurare che l’APE rappresenti fedelmente la prestazione energetica degli edifici analizzati.
Certificatore energetico: stipendio e opportunità di carriera
Il ruolo del certificatore energetico offre interessanti opportunità di carriera, soprattutto in un mercato sempre più orientato alla sostenibilità. Lo stipendio varia in base all’esperienza e al contesto lavorativo:
- Tecnici junior: 25.000-35.000 euro annui.
- Certificatori esperti o con specializzazioni: 40.000-60.000 euro annui.
- Libera professione: il compenso dipende dal numero di incarichi gestiti e dal tipo di immobili analizzati.
Con la crescente attenzione alle questioni di sostenibilità, la domanda di professionisti qualificati in questo settore è destinata a crescere.
Perchè è così importante?
Il certificatore energetico è una figura professionale molto importante. Spetta a lui il compito di garantire l’efficienza energetica e il rispetto delle normative ambientali. Grazie alle sue competenze tecniche e alla sua capacità di valutare il bilancio energetico del sistema edificio, questo professionista contribuisce attivamente al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.
In un contesto in cui la sostenibilità aziendale e immobiliare è sempre più centrale, il ruolo del certificatore energetico è destinato a diventare ancora più rilevante nei prossimi anni.