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Cos’è l’effetto serra: una panoramica essenziale

L’effetto serra è un fenomeno naturale cruciale per la regolazione della temperatura terrestre. Senza di esso, il nostro pianeta sarebbe inabitabile, con una temperatura media di circa -18°C

 

Tuttavia, l’aumento delle emissioni di gas serra dovute all’attività umana ha amplificato questo fenomeno, causando il riscaldamento globale e cambiamenti climatici senza precedenti.

 

Chi ha teorizzato l’effetto serra?

Il concetto di effetto serra ha radici scientifiche che risalgono a oltre due secoli fa. 

 

Il fisico francese Joseph Fourier, nel 1824, fu il primo a teorizzare che l’atmosfera terrestre potesse intrappolare il calore, rendendo il pianeta più caldo rispetto a quanto sarebbe senza di essa. 

 

Successivamente, nel 1856, Eunice Newton Foote, scienziata e attivista americana, condusse esperimenti pionieristici che dimostrarono come l’anidride carbonica e il vapore acqueo potessero influenzare la temperatura atmosferica. Nel suo lavoro, presentato all’American Association for the Advancement of Science, Foote osservò che l’aumento di CO₂ nell’atmosfera avrebbe potuto causare un riscaldamento globale.

 

Nonostante l’importanza delle sue scoperte, i contributi di Foote furono largamente ignorati per oltre un secolo, probabilmente a causa dei pregiudizi di genere dell’epoca. 

 

È solo in tempi recenti che il suo lavoro è stato rivalutato, riconoscendola come una pioniera nella scienza del clima. Successivamente, nel 1896, Svante Arrhenius, scienziato svedese, sviluppò il primo modello matematico per calcolare l’effetto dell’aumento di CO₂ sulla temperatura globale, gettando le basi della moderna scienza climatica.

 

Il meccanismo dell’effetto serra

L’effetto serra si basa su un ciclo di interazione tra la radiazione solare, la superficie terrestre e l’atmosfera:

 

  1. Assorbimento della radiazione solare: Circa il 70% della radiazione solare che raggiunge la Terra viene assorbita dalla superficie e dagli oceani, riscaldandoli.
  2. Emissione di radiazione infrarossa: La superficie riscaldata emette energia sotto forma di radiazione infrarossa verso l’atmosfera.
  3. Intrappolamento del calore: I gas serra presenti nell’atmosfera, come CO2, CH4 e N2O, assorbono parte di questa radiazione, riemettendola in tutte le direzioni. Questo processo intrappola il calore vicino alla superficie terrestre, mantenendo la temperatura stabile.

 

Questo equilibrio, che si è evoluto nel corso di milioni di anni, è ora minacciato dall’aumento dei gas serra causato dalle attività umane.

 

effetto-serra-meccanismo

 

Quali sono i 6 gas ad effetto serra?

I gas a effetto serra principali riconosciuti dal Protocollo di Kyoto sono sei, e ciascuno contribuisce al riscaldamento globale con caratteristiche diverse:

  1. Anidride carbonica (CO₂): il gas serra più abbondante, prodotto principalmente dalla combustione di combustibili fossili, deforestazione e cambiamenti nell’uso del suolo.
  2. Metano (CH₄): rilasciato da attività agricole, allevamenti, discariche e produzione di combustibili fossili, è circa 25 volte più efficace della CO₂ nel trattenere il calore.
  3. Protossido di azoto (N₂O): emesso da pratiche agricole, come l’uso di fertilizzanti, e da processi industriali, con un potenziale di riscaldamento 300 volte superiore a quello della CO₂.
  4. Idrofluorocarburi (HFC): gas sintetici utilizzati in refrigerazione e condizionamento dell’aria, molto potenti ma meno abbondanti.
  5. Perfluorocarburi (PFC): derivano dalla produzione di alluminio e semiconduttori, sono altamente stabili e persistenti nell’atmosfera.
  6. Esafluoruro di zolfo (SF₆): un gas industriale usato nell’isolamento elettrico e nei processi di fusione, con il più alto potenziale di riscaldamento tra tutti i gas serra.

 

Cause dell’eccessivo effetto serra

Il fenomeno naturale dell’effetto serra è stato acutizzato da cause antropiche, principalmente legate alla combustione di combustibili fossili come carbone, petrolio e gas naturale. Queste pratiche emettono una quantità considerevole di CO2, uno dei principali gas serra. Tra le altre cause, possiamo citare:

 

  • Deforestazione: La perdita di foreste riduce la capacità di assorbimento della CO2, aggravando l’accumulo di gas serra nell’atmosfera.
  • Agricoltura intensiva: La decomposizione del letame e l’uso di fertilizzanti chimici rilasciano metano (CH4) e protossido di azoto (N2O), entrambi gas serra potentissimi.
  • Industria e trasporti: Le attività industriali e i veicoli contribuiscono significativamente all’emissione di gas serra.

 

Perché la CO2 aumenta l’effetto serra?

L’anidride carbonica (CO2) è uno dei gas serra più abbondanti e longevi. Sebbene meno potente del metano o del protossido di azoto in termini di capacità di trattenere il calore, la CO2 ha un impatto maggiore a causa della sua elevata concentrazione atmosferica e della sua lunga permanenza, che può durare da decenni a millenni. 

 

La sua capacità di intrappolare il calore è direttamente proporzionale alla quantità emessa, rendendola il principale responsabile dell’intensificazione dell’effetto serra.

 

Perché l’effetto serra sta diventando un problema? Le conseguenze del riscaldamento globale

L’aumento dell’effetto serra dovuto alle emissioni antropiche sta generando un riscaldamento globale con conseguenze profonde e spesso devastanti, che interessano ecosistemi, società ed economie a livello globale. Tra le principali ripercussioni troviamo:

 

  1. Scioglimento dei ghiacciai e innalzamento del livello del mare
    Il riscaldamento globale sta accelerando lo scioglimento di ghiacciai e calotte polari. Questo fenomeno contribuisce all’innalzamento del livello del mare, che minaccia città costiere e piccole isole, mettendo a rischio milioni di persone. Secondo il Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (IPCC), il livello dei mari potrebbe aumentare fino a un metro entro la fine del secolo, causando migrazioni climatiche e perdite economiche significative.
  2. Eventi meteorologici estremi
    Il cambiamento climatico rende più frequenti e intensi eventi estremi come uragani, ondate di calore, siccità e precipitazioni intense. Ad esempio, l’aumento delle temperature favorisce la formazione di cicloni tropicali più potenti, con impatti devastanti su infrastrutture e comunità. Le ondate di calore, come quelle registrate in Europa negli ultimi anni, sono diventate più lunghe e mortali.
  3. Perdita di biodiversità e degrado degli ecosistemi
    Il cambiamento climatico altera habitat naturali, minacciando la sopravvivenza di numerose specie animali e vegetali. Ecosistemi come le barriere coralline stanno subendo gravi danni a causa dell’aumento delle temperature oceaniche e dell’acidificazione delle acque. Questa perdita di biodiversità riduce la resilienza degli ecosistemi e compromette i servizi essenziali che offrono, come la purificazione dell’aria e dell’acqua.
  4. Impatti sulla sicurezza alimentare e risorse idriche
    Le alterazioni climatiche influenzano negativamente l’agricoltura, riducendo la produttività delle colture a causa di condizioni meteorologiche estreme e variazioni nei cicli delle precipitazioni. Anche l’accesso all’acqua potabile è a rischio, poiché i cambiamenti climatici incidono sulla disponibilità delle risorse idriche e aggravano i periodi di siccità.
  5. Rischi per la salute umana
    Il riscaldamento globale ha implicazioni dirette e indirette sulla salute umana. Le ondate di calore aumentano il rischio di malattie cardiovascolari e respiratorie, mentre la diffusione di malattie infettive come malaria e dengue cresce a causa dell’espansione delle aree favorevoli ai vettori, come le zanzare. Inoltre, l’inquinamento atmosferico, amplificato dal cambiamento climatico, peggiora la qualità dell’aria e minaccia la salute delle popolazioni.
  6. Implicazioni socio-economiche
    Le comunità più vulnerabili, spesso situate in regioni meno sviluppate, sono le più colpite dal cambiamento climatico. La perdita di infrastrutture, abitazioni e risorse naturali acuisce le disuguaglianze e provoca instabilità sociale. Inoltre, gli impatti economici globali includono costi elevati per riparazioni, perdite agricole e spese sanitarie.

 

Ridurre l’effetto serra: soluzioni

Combattere l’eccesso di effetto serra è una sfida globale che richiede impegno collettivo. Tra le soluzioni più efficaci:

 

  • Utilizzare le energie rinnovabili: Sostituire i combustibili fossili con fonti di energia pulita, come solare, eolica e idroelettrica, è fondamentale.
  • Migliorare l’efficienza energetica: Adottare tecnologie che riducano il consumo di energia in edifici, industrie e trasporti.
  • Riforestazione: Ripristinare foreste per aumentare l’assorbimento di CO2.
  • Agricoltura sostenibile: Promuovere tecniche agricole a basso impatto ambientale, come l’agroecologia e la riduzione dei fertilizzanti chimici.
  • Economia circolare: Ridurre, riutilizzare e riciclare materiali per limitare la produzione di rifiuti e le emissioni industriali.

 

Come ognuno di noi può contribuire

L’effetto serra è una componente naturale e indispensabile per la vita sulla Terra, ma il suo eccesso rappresenta una minaccia per il nostro futuro. 

Attraverso il nostro contributo possiamo ridurre le emissioni di gas serra, rallentare il riscaldamento globale e costruire un mondo più sostenibile per le generazioni future.

In questo senso, anche le azioni individuali possono fare la differenza. Si può partire con piccole modifiche alle nostre abitudini come:

  • Utilizzare mezzi di trasporto pubblico, andare in bicicletta o camminare.
  • Ridurre il consumo di carne, poiché l’allevamento intensivo è una fonte significativa di gas serra.
  • Scegliere prodotti a basso impatto ambientale e sostenere aziende impegnate nella sostenibilità.
  • Partecipare ad attività di riforestazione e volontariato ambientale.