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Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs): cosa sono

Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals o SDGs) sono stati definiti per guidare i governi, le aziende e i cittadini verso un futuro più equo, inclusivo e sostenibile. Approvati nel settembre 2015 durante la COP 21 di Parigi, insieme all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, rappresentano un programma d’azione globale per affrontare le sfide sociali, ambientali ed economiche.

 

Gli SDGs comprendono 17 obiettivi principali, articolati in 169 target specifici e 240 indicatori, che i paesi aderenti devono monitorare e perseguire entro il 2030. Questo approccio mira a integrare le tre dimensioni fondamentali della sostenibilità: ambientale, sociale ed economica, ponendo fine a problemi come la povertà, le disuguaglianze e il cambiamento climatico.

 

Cosa vuol dire obiettivi di sviluppo sostenibile?

Gli obiettivi di sviluppo sostenibile sono una guida pratica per affrontare le principali problematiche globali. Sono un’evoluzione espansiva degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (Millennium Development Goals), introdotti nel 2000 per combattere la povertà e promuovere lo sviluppo. Tuttavia, i SDGs sono più ambiziosi e dettagliati, coinvolgendo tutti i settori della società e includendo anche questioni ambientali e di governance.

 

Secondo le Nazioni Unite, gli SDGs mirano a:

  • Porre fine alla povertà e alle disuguaglianze.
  • Garantire accesso universale a istruzione, acqua, energia e lavoro dignitoso.
  • Affrontare il cambiamento climatico e proteggere gli ecosistemi terrestri e marini.

 

Gli obiettivi non sono pensati solo per i governi: anche le aziende e le organizzazioni della società civile sono chiamate a contribuire attraverso azioni concrete.

 

Chi ha definito gli obiettivi di sviluppo sostenibile?

Gli obiettivi di sviluppo sostenibile sono stati definiti dalle Nazioni Unite con il contributo di 193 Stati membri e numerosi stakeholder, tra cui organizzazioni non governative, aziende e accademici. La loro adozione ufficiale è avvenuta il 25 settembre 2015 durante l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, segnando una svolta storica nella cooperazione internazionale per la sostenibilità.

 

L’Agenda 2030, il documento che raccoglie e coordina i 17 SDGs, è frutto di anni di negoziati globali e rappresenta la prima iniziativa universale per uno sviluppo sostenibile condiviso da tutti i paesi del mondo.

 

Quali sono i 17 punti dell’Agenda 2030?

Gli SDGs si articolano in 17 obiettivi principali, ognuno con target e indicatori specifici per monitorare i progressi:

  1. Povertà zero: Eliminare la povertà in tutte le sue forme ovunque.
  2. Fame zero: Porre fine alla fame, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile.
  3. Salute e benessere: Garantire una vita sana e promuovere il benessere per tutti a tutte le età.
  4. Istruzione di qualità: Assicurare un’istruzione equa, inclusiva e di qualità.
  5. Parità di genere: Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze.
  6. Acqua pulita e igiene: Garantire la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua per tutti.
  7. Energia pulita e accessibile: Assicurare accesso a energia sostenibile, affidabile e moderna.
  8. Lavoro dignitoso e crescita economica: Promuovere una crescita economica sostenibile e inclusiva.
  9. Industria, innovazione e infrastrutture: Costruire infrastrutture resilienti e sostenibili.
  10. Ridurre le disuguaglianze: Ridurre le disuguaglianze tra e all’interno dei paesi.
  11. Città e comunità sostenibili: Rendere gli insediamenti urbani inclusivi, sicuri e sostenibili.
  12. Consumo e produzione responsabile: Garantire modelli sostenibili di consumo e produzione.
  13. Azione per il clima: Combattere il cambiamento climatico e i suoi effetti.
  14. Vita sott’acqua: Conservare gli oceani e le risorse marine.
  15. Vita sulla Terra: Proteggere gli ecosistemi terrestri e fermare la perdita di biodiversità.
  16. Pace, giustizia e Istituzioni forti: Promuovere società pacifiche e inclusive.
  17. Partnership per gli obiettivi: Rafforzare la cooperazione globale per lo sviluppo sostenibile

 

obiettivo di sviluppo sostenibile

 

Il ruolo degli indicatori di progresso nell’Agenda 2030

Gli indicatori di progresso sono strumenti essenziali per misurare l’avanzamento verso il raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs). Per garantire che i target fissati dall’Agenda 2030 siano monitorati in modo trasparente e coerente, le Nazioni Unite hanno definito 240 indicatori globali, che permettono di valutare i progressi su base annuale e di individuare le aree che necessitano di maggiore attenzione.

 

A cosa servono gli indicatori di progresso?

Gli indicatori di progresso aiutano a:

  • Misurare i risultati concreti: Consentono di trasformare obiettivi e target generali in risultati quantificabili, rendendo chiari i passi avanti compiuti da un paese, un’organizzazione o una comunità.
  • Monitorare l’efficacia delle politiche: Forniscono dati oggettivi per valutare se le strategie adottate sono realmente efficaci nel raggiungere i target prefissati.
  • Promuovere la trasparenza: Offrono una base di dati comparabili a livello globale, permettendo confronti tra paesi e regioni.
  • Guidare le priorità di intervento: Individuano le aree più critiche in cui è necessario concentrare risorse e sforzi per accelerare il progresso.

 

Esempi di indicatori per gli SDGs

Ogni obiettivo ha specifici indicatori che ne misurano il progresso. Ecco alcuni esempi:

  • Goal 1: Povertà Zero: La percentuale di persone che vivono con meno di 1,90 dollari al giorno (indicatore globale di povertà estrema).
  • Goal 4: Istruzione di qualità: La percentuale di bambini e giovani che raggiungono competenze minime in lettura e matematica.
  • Goal 13: Azione per il clima: Le emissioni di gas serra pro capite e il numero di piani nazionali di adattamento ai cambiamenti climatici adottati.
  • Goal 15: Vita sulla Terra: L’estensione delle foreste protette in relazione al totale delle aree forestali.

 

L’importanza di dati affidabili

Perché gli indicatori siano efficaci, è fondamentale che i dati raccolti siano:

  • Accurati: Le statistiche devono essere precise e basate su metodologie solide.
  • Tempestivi: I dati devono essere aggiornati regolarmente per riflettere i progressi reali.
  • Comparabili: Gli indicatori devono essere standardizzati a livello globale per permettere confronti tra paesi e regioni.

 

Le sfide nel monitoraggio degli SDGs

Nonostante la loro importanza, il monitoraggio degli SDGs presenta alcune difficoltà:

  • Mancanza di dati: Molti paesi, specialmente quelli in via di sviluppo, non dispongono di infrastrutture adeguate per raccogliere dati completi e affidabili.
  • Disparità regionali: Le metodologie di raccolta dei dati variano tra i paesi, rendendo più complesso il confronto.
  • Costo elevato: La raccolta, l’analisi e la pubblicazione dei dati richiedono risorse significative, spesso non disponibili in modo uniforme.

 

Il ruolo della tecnologia e delle partnership

Per superare queste difficoltà, molte iniziative stanno utilizzando la tecnologia per migliorare la raccolta e l’analisi dei dati. Ad esempio:

  • Big Data: Utilizzare dati provenienti da satelliti, dispositivi mobili e social media per integrare le informazioni tradizionali.
  • Partnership internazionali: Le collaborazioni tra governi, organizzazioni internazionali e settore privato sono fondamentali per colmare le lacune nei dati e standardizzare gli indicatori.

 

Perché sono importanti gli obiettivi di sviluppo sostenibile?

Gli SDGs rappresentano una risposta globale alle sfide più urgenti del nostro tempo. Oltre a combattere problemi come la povertà estrema e il cambiamento climatico, promuovono la creazione di società più eque e resilienti.

 

L’adozione di questi obiettivi non è solo un dovere morale, ma una necessità per garantire un futuro sostenibile per le generazioni future.

 

L’impatto dell’Agenda 2030 sulle aziende e la società

L’Agenda 2030 non riguarda solo i governi: coinvolge direttamente anche il settore privato. Le aziende sono incoraggiate a integrare gli SDGs nelle proprie strategie operative, contribuendo così a creare valore condiviso. Ad esempio, molte imprese stanno adottando pratiche di economia circolare, investendo in energie rinnovabili e implementando programmi di inclusione sociale.

 

Inoltre, l’Agenda 2030 promuove la collaborazione tra tutti i settori della società, riconoscendo che solo un impegno collettivo può portare al raggiungimento degli obiettivi. Organizzazioni internazionali, governi locali, istituzioni educative e cittadini sono chiamati a lavorare insieme per costruire un mondo più sostenibile.

 

Un’opportunità di cambiamento

Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e l’Agenda 2030 rappresentano una visione ambiziosa e concreta per affrontare le sfide globali più urgenti. Attraverso i 17 SDGs, le Nazioni Unite hanno delineato una roadmap chiara per creare un futuro più giusto e sostenibile, dove crescita economica, equità sociale e tutela dell’ambiente siano in equilibrio.

 

Adottare gli SDGs non è solo una questione di responsabilità, ma un’opportunità per contribuire a un cambiamento positivo su scala globale, garantendo un pianeta vivibile per le generazioni presenti e future.