Il bilancio sociale rappresenta oggi uno strumento essenziale per comunicare l’impatto sociale, ambientale ed economico delle organizzazioni sui territori e sulle comunità di riferimento. Introdotto come obbligo normativo per alcuni enti dal Codice del Terzo Settore nel 2017, questo documento ha assunto un ruolo centrale nella rendicontazione di sostenibilità moderna.
Con oltre 360.000 organizzazioni del Terzo Settore attive in Italia, il bilancio sociale è diventato un documento strategico che va ben oltre l’adempimento normativo. Permette infatti di valorizzare l’operato delle organizzazioni, facilitare l’accesso ai finanziamenti e costruire relazioni di fiducia con stakeholder sempre più attenti ai temi della sostenibilità. Ma cosa contiene esattamente un bilancio sociale e come si redige correttamente?
Cos’è il bilancio sociale: definizione e finalità
Il bilancio sociale è un documento attraverso cui le organizzazioni rendicontano agli stakeholder interni ed esterni gli effetti sociali, ambientali ed economici delle proprie attività.
Si tratta di uno strumento di comunicazione e accountability che va oltre i tradizionali bilanci d’esercizio, fornendo una visione complessiva dell’impatto generato dall’organizzazione.
Definizione normativa e principi fondamentali
Secondo il Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 4 luglio 2019, il bilancio sociale deve rispondere ai seguenti principi:
- Rilevanza: le informazioni devono essere utili per le decisioni degli stakeholder
- Completezza: deve includere tutti gli aspetti significativi dell’attività
- Trasparenza: linguaggio chiaro e dati verificabili
- Neutralità: rappresentazione equilibrata dei risultati
- Competenza temporale: coerenza con il periodo di rendicontazione
- Comparabilità: possibilità di confronto nel tempo
- Chiarezza: comprensibilità per tutti i destinatari
- Veridicità e verificabilità: accuratezza delle informazioni riportate
- Attendibilità: dati supportati da evidenze documentali
Obiettivi strategici del bilancio sociale
Il bilancio sociale persegue molteplici finalità che vanno dalla compliance normativa alla creazione di valore condiviso. Rappresenta infatti un momento di riflessione strategica per l’organizzazione, che deve analizzare sistematicamente i propri risultati e impatti.
- Accountability: rendere conto dell’operato ai finanziatori e alla comunità
- Trasparenza: comunicare in modo aperto attività, risultati e sfide
- Miglioramento continuo: identificare aree di sviluppo e ottimizzazione
- Stakeholder engagement: coinvolgere attivamente i portatori di interesse
- Accesso ai finanziamenti: facilitare l’ottenimento di fondi pubblici e privati
A cosa serve il bilancio sociale
Il bilancio sociale svolge funzioni multiple che ne fanno uno strumento strategico per la gestione e lo sviluppo delle organizzazioni. La sua utilità si estende ben oltre il semplice adempimento normativo, diventando un vero e proprio strumento di management.
Funzioni interne all’organizzazione
- Pianificazione strategica e controllo di gestione Il processo di redazione del bilancio sociale costringe l’organizzazione a definire obiettivi misurabili e a monitorarne sistematicamente il raggiungimento. Questo favorisce lo sviluppo di una cultura della misurazione e del miglioramento continuo.
- Coinvolgimento e motivazione del personale La rendicontazione sociale permette di valorizzare il lavoro dei dipendenti e volontari, mostrando concretamente l’impatto delle loro attività. Questo contribuisce a rafforzare il senso di appartenenza e la motivazione.
- Apprendimento organizzativo L’analisi dei risultati e degli impatti facilita l’identificazione di best practice replicabili e di aree che necessitano interventi migliorativi.
Funzioni esterne di comunicazione
- Trasparenza verso i finanziatori Enti pubblici, fondazioni e donatori privati richiedono sempre più spesso evidenze concrete dell’utilizzo delle risorse e dei risultati ottenuti. Il bilancio sociale fornisce queste informazioni in forma strutturata e verificabile.
- Costruzione della reputazione Una rendicontazione accurata e trasparente contribuisce a costruire la credibilità dell’organizzazione presso media, opinion leader e comunità di riferimento.
- Networking e partnership Il bilancio sociale facilita la creazione di alleanze strategiche con altre organizzazioni, evidenziando complementarità e possibili sinergie.
Chi è tenuto a redigere il bilancio sociale
La normativa italiana prevede diversi livelli di obbligo per la redazione del bilancio sociale, con specifiche distinzioni basate sulla forma giuridica, dimensione e tipologia di attività svolta dall’organizzazione.
Obblighi normativi del Codice del Terzo Settore
Enti del Terzo Settore con obbligo assoluto
- Enti di Terzo Settore con ricavi superiori a 1 milione di euro annui
- Organizzazioni di Volontariato e Associazioni di Promozione Sociale iscritte al RUNTS con ricavi superiori a 220.000 euro annui
- Imprese sociali (indipendentemente dalla dimensione)
- Enti che gestiscono raccolte fondi superiori a 50.000 euro annui
Società benefit e altre forme societarie: Le società benefit sono tenute per legge (L. 208/2015) a redigere annualmente una relazione di impatto che presenta caratteristiche analoghe al bilancio sociale.
Criteri dimensionali e temporali
I parametri per determinare l’obbligo si basano sui ricavi dell’esercizio precedente e devono essere verificati per due anni consecutivi. L’obbligo decorre dal secondo esercizio successivo al superamento delle soglie previste.
Soglie di ricavo per categoria
- ETS generici: 1.000.000 euro
- OdV e APS: 220.000 euro
- Cooperative sociali: 1.000.000 euro
- Enti religiosi civilmente riconosciuti: 1.000.000 euro
Esoneri e semplificazioni previste
La normativa prevede alcuni casi di esonero dall’obbligo di redazione del bilancio sociale:
- Enti di piccole dimensioni: organizzazioni sotto le soglie di ricavo previste
- Fondazioni bancarie: soggette a disciplina specifica
- Enti pubblici: già sottoposti ad altri obblighi di rendicontazione
- Organizzazioni neo-costituite: nei primi due anni di attività
Tipologia Ente | Soglia di Ricavo | Obbligo Bilancio Sociale | Note |
---|---|---|---|
ETS generici | > 1.000.000 € | Obbligatorio | Per due anni consecutivi |
Organizzazioni di Volontariato (OdV) | > 220.000 € | Obbligatorio | Se iscritte al RUNTS |
Associazioni Promozione Sociale (APS) | > 220.000 € | Obbligatorio | Se iscritte al RUNTS |
Imprese Sociali | Qualsiasi dimensione | Obbligatorio | Indipendentemente dal fatturato |
Cooperative Sociali | > 1.000.000 € | Obbligatorio | Tipo A e B |
Enti con raccolte fondi | > 50.000 € | Obbligatorio | Raccolte pubbliche |
Società Benefit | Qualsiasi dimensione | Relazione d’impatto | Equiparabile al bilancio sociale |
Contenuti del bilancio sociale
Il bilancio sociale deve seguire una struttura precisa definita dal decreto ministeriale, articolata in sezioni specifiche che garantiscono completezza informativa e confrontabilità tra diverse organizzazioni.
Sezioni obbligatorie secondo il decreto ministeriale
1. Metodologia adottata Questa sezione iniziale deve illustrare l’approccio seguito per la redazione del documento, i principi di rendicontazione applicati e l’eventuale utilizzo di standard internazionali.
2. Informazioni generali sull’ente
- Storia, mission e vision dell’organizzazione
- Forma giuridica e codice fiscale
- Sede legale e sedi operative
- Settori di attività secondo la classificazione ISTAT
- Collegamenti con altri enti (reti, partnership, affiliazioni)
3. Struttura, governo e amministrazione
- Organi di governo e loro composizione
- Articolazione territoriale dell’ente
- Tipologie e consistenza del personale (dipendenti, collaboratori, volontari)
- Eventuali situazioni di conflitto di interesse
4. Persone che operano per l’ente Analisi quantitativa e qualitativa delle risorse umane, con particolare attenzione a:
- Consistenza e tipologie contrattuali del personale retribuito
- Numero e caratteristiche dei volontari
- Formazione e sviluppo professionale
- Politiche di welfare e benessere organizzativo
Contenuti di rendicontazione dell’impatto
5. Obiettivi e attività Questa sezione rappresenta il cuore del bilancio sociale e deve includere:
- Identificazione degli stakeholder: mappatura dei portatori di interesse e modalità di coinvolgimento
- Obiettivi di gestione: traguardi organizzativi e operativi dell’esercizio
- Attività statutarie: descrizione dettagliata dei servizi e interventi realizzati
- Altre attività: iniziative accessorie o strumentali al perseguimento della mission
6. Situazione economico-finanziaria
- Provenienza delle risorse economiche (contributi, donazioni, ricavi)
- Destinazione delle risorse (costi per progetti, funzionamento, investimenti)
- Analisi dell’equilibrio economico-finanziario
- Indicatori di efficienza nella gestione delle risorse
7. Altre informazioni
- Contenziosi in corso
- Informazioni ambientali (se rilevanti)
- Prospettive future e piani di sviluppo
- Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio
Differenza con il bilancio di sostenibilità
Molte organizzazioni si interrogano sulle differenze tra bilancio sociale e bilancio di sostenibilità, due strumenti che, pur presentando sovrapposizioni, rispondono a logiche e finalità diverse.
Differenze normative e di applicazione
Ambito soggettivo
- Il bilancio sociale è principalmente richiesto agli enti del Terzo Settore
- Il bilancio di sostenibilità riguarda principalmente grandi imprese e società quotate soggette alla Corporate Sustainability Reporting Directive
Obbligatorietà
- Il bilancio sociale è obbligatorio per legge per specifiche categorie di enti
- Il bilancio di sostenibilità sarà obbligatorio per le grandi imprese a partire dal 2024
Differenze di contenuto e approccio
Il bilancio sociale si concentra prevalentemente sull’impatto sociale delle attività, mentre il bilancio di sostenibilità adotta l’approccio ESG (criteri ESG) considerando in modo equilibrato aspetti ambientali, sociali e di governance.
Metodologie di misurazione:
- Bilancio sociale: metodi qualitativi e quantitativi focalizzati sull’outcome sociale
- Bilancio di sostenibilità: standard internazionali come GRI, SASB, framework integrati
Stakeholder di riferimento
- Bilancio sociale: comunità locale, beneficiari, volontari, finanziatori
- Bilancio di sostenibilità: investitori, clienti, fornitori, mercati finanziari
Possibili integrazioni e sinergie
Molte organizzazioni stanno sviluppando approcci integrati che combinano i due strumenti, sfruttando le sinergie e riducendo i costi di rendicontazione. Questo approccio integrato permette di:
- Ottimizzare i processi di raccolta dati
- Offrire una visione completa dell’impatto organizzativo
- Soddisfare le esigenze informative di diversi stakeholder
- Allineare la comunicazione interna ed esterna
Esempio di bilancio sociale
Per comprendere meglio la struttura e i contenuti di un bilancio sociale, è utile esaminare un esempio concreto che illustri l’applicazione pratica delle linee guida normative.
Caso studio: Cooperativa sociale di tipo A
Organizzazione: Cooperativa sociale
- Settore: Servizi educativi e assistenziali
- Ricavi annui:1.200.000 euro
- Personale: 45 dipendenti, 120 volontari
Struttura del documento esempio
Metodologia adottata (2 pagine)
- Riferimento alle Linee Guida del Ministero del Lavoro
- Principi di rendicontazione seguiti
- Processo di coinvolgimento degli stakeholder
- Periodo di rendicontazione e criteri di consolidamento
Informazioni generali (3 pagine)
- Storia della cooperativa (anno di fondazione)
- Mission: “Promuovere l’inclusione sociale attraverso servizi educativi di qualità”
- Vision: “Una comunità dove ogni persona possa esprimere il proprio potenziale”
- Forma giuridica: Cooperativa sociale di tipo A
- Settori ISTAT: 88.91 (Servizi di asili nido), 87.30 (Servizi di assistenza sociale residenziale)
Governance e amministrazione (4 pagine)
- Consiglio di amministrazione: X membri (X donne, X uomini)
- Collegio sindacale: 3 membri effettivi, 2 supplenti
- Organizzazione territoriale: sede centrale + 3 sedi operative
- Sistema di controllo interno e gestione dei rischi
Indicatori e risultati rendicontati
Sezione persone (3 pagine)
- 45 dipendenti: 38 donne (84%), 7 uomini (16%)
- Tipologie contrattuali: 40 tempo indeterminato, 5 determinato
- 120 volontari attivi con 8.500 ore erogate annualmente
- 35 ore medie di formazione per dipendente
- Tasso di turnover: 8% (sotto la media di settore del 15%)
Obiettivi e attività (8 pagine)
- Asili nido: 150 bambini accolti, lista d’attesa azzerata
- Centro diurno disabili: 35 utenti, 95% soddisfazione famiglie
- Servizio domiciliare: 80 anziani assistiti, 12.000 ore erogate
- Progetti educativi: 8 scuole coinvolte, 400 studenti raggiunti
Come si deposita il bilancio sociale
Il deposito del bilancio sociale segue procedure specifiche che variano in base alla natura giuridica dell’organizzazione e devono essere rispettate per ottemperare agli obblighi normativi.
Procedure di deposito per enti del Terzo Settore
RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore) Gli enti iscritti al RUNTS devono depositare il bilancio sociale attraverso la piattaforma digitale dedicata, accessibile tramite SPID o CNS.
Modalità operative
- Accesso alla sezione “Bilanci e documenti” del proprio profilo RUNTS
- Upload del file in formato PDF/A conforme agli standard di conservazione
- Compilazione dei metadati richiesti (periodo di riferimento, tipologia documento)
- Invio telematico con ricevuta di protocollazione
Documenti da allegare
- Bilancio sociale completo
- Eventuale relazione dell’organo di controllo
- Delibera di approvazione dell’assemblea
Tempistiche e scadenze normative
Quando deve essere depositato il bilancio sociale?
La normativa prevede scadenze precise che devono essere rispettate per evitare sanzioni amministrative:
Tempistiche generali:
- Approvazione: entro 6 mesi dalla chiusura dell’esercizio (30 giugno per esercizi coincidenti con l’anno solare)
- Deposito: entro 30 giorni dall’approvazione
- Pubblicazione: contestualmente al deposito sul sito web dell’ente
Calendario per esercizio solare 2024:
- Chiusura esercizio: 31 dicembre 2024
- Termine approvazione: 30 giugno 2025
- Termine deposito: 30 luglio 2025
- Durata pubblicazione: 5 anni dalla data di deposito
Sanzioni per omesso deposito
Il mancato rispetto degli obblighi di deposito comporta conseguenze amministrative progressive:
- Prima violazione: richiamo scritto con termine per regolarizzare
- Violazione reiterata: sospensione dai benefici fiscali
- Violazione grave: possibile cancellazione dal registro
Aspetti pratici e operativi
La redazione del bilancio sociale richiede un approccio metodico e il coinvolgimento di competenze multidisciplinari all’interno dell’organizzazione.
Processo di redazione e tempistiche
Fase di pianificazione (gennaio-febbraio)
- Definizione del gruppo di lavoro interno
- Pianificazione delle attività di raccolta dati
- Identificazione degli stakeholder da coinvolgere
- Definizione del cronoprogramma
Raccolta dati e coinvolgimento stakeholder (marzo-aprile)
- Estrazione dati dai sistemi gestionali
- Somministrazione questionari a beneficiari e partner
- Interviste ai responsabili di area
- Analisi della documentazione amministrativa
Redazione e revisione (maggio-giugno)
- Stesura delle diverse sezioni del documento
- Revisione interna da parte della direzione
- Eventuale verifica da parte di consulenti esterni
- Preparazione per l’approvazione assembleare
Strumenti e risorse necessarie
Competenze interne
- Responsabile amministrativo per i dati economico-finanziari
- Coordinatori operativi per gli indicatori di outcome
- Responsabile comunicazione per l’editing finale
- Direzione per la supervisione strategica
Investimento economico: I costi per la redazione del bilancio sociale variano significativamente in base alle dimensioni organizzative:
- Piccole organizzazioni (220k-500k ricavi): 3.000-8.000 euro
- Medie organizzazioni (500k-2M ricavi): 8.000-15.000 euro
- Grandi organizzazioni (oltre 2M ricavi): 15.000-30.000 euro
Strumenti tecnologici
- Software per la raccolta dati (survey, database gestionali)
- Piattaforme per l’analisi di materialità
- Tool di graphic design per l’impaginazione
- Sistemi di gestione documentale per l’archiviazione
Evoluzione futura e best practice
Il panorama della rendicontazione sociale sta evolvendo rapidamente, spinto dalle crescenti richieste di trasparenza da parte di stakeholder sempre più consapevoli e dalle innovazioni tecnologiche che facilitano la raccolta e l’analisi dei dati di impatto.
Tendenze emergenti
Digitalizzazione dei processi: L’adozione di piattaforme digitali integrate sta semplificando la raccolta dati e automatizzando parte del processo di redazione, riducendo costi e tempi.
Focus sulla misurazione dell’impatto: Si sta affermando l’utilizzo di metodologie più sofisticate per la valutazione dell’impatto sociale, inclusi approcci di Social Return on Investment (SROI) e teoria del cambiamento.
Integrazione con altri reporting: Crescente allineamento tra bilancio sociale, rendicontazione di sostenibilità e obiettivi di decarbonizzazione, nell’ottica di una comunicazione più integrata e strategica.
Il bilancio sociale si conferma quindi come uno strumento in continua evoluzione, destinato a diventare sempre più centrale nelle strategie di comunicazione e gestione delle organizzazioni orientate al valore sociale e alla sostenibilità aziendale.