La Tassonomia UE è un sistema di classificazione adottato dall’Unione Europea per identificare le attività economiche sostenibili dal punto di vista ambientale.
Introdotta con il Regolamento UE 2020/852, la tassonomia mira a fornire agli investitori, alle imprese e ai decisori politici una guida chiara su quali settori e attività contribuiscono in modo significativo agli obiettivi di sostenibilità, evitando il greenwashing e orientando i capitali verso la transizione ecologica.
Entrata in vigore progressivamente a partire dal 2022, la tassonomia UE copre attualmente 13 settori industriali, tra cui energia, trasporti, edilizia e manifatturiero, e interessa circa il 40% delle aziende europee, responsabili dell’80% delle emissioni dirette di gas serra del continente.
Obiettivi della tassonomia UE
La Tassonomia europea è uno strumento strategico per attuare il Green Deal europeo e gli obiettivi climatici previsti per il 2030. Le attività economiche vengono valutate in base alla loro capacità di contribuire significativamente ad almeno uno dei seguenti sei obiettivi ambientali:
-
Mitigazione del cambiamento climatico
-
Riduzione delle emissioni di gas serra
-
Adozione di energie rinnovabili e pratiche a basse emissioni di carbonio
-
-
Adattamento ai cambiamenti climatici
-
Soluzioni per ridurre l’impatto di eventi climatici estremi
-
Implementazione di infrastrutture resilienti
-
-
Uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine
-
Gestione efficiente delle risorse idriche
-
Riduzione dell’inquinamento dei corpi idrici
-
-
Transizione verso un’economia circolare
-
Promozione del riuso, del riciclo e della riduzione dei rifiuti
-
Sviluppo di modelli di business circolari
-
-
Prevenzione e controllo dell’inquinamento
-
Limitazione dell’uso di sostanze nocive
-
Contenimento delle emissioni inquinanti
-
-
Tutela e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi
-
Conservazione delle aree protette
-
Riduzione della deforestazione e tutela degli habitat naturali
-
Criteri di valutazione della sostenibilità
Per essere considerata sostenibile, un’attività economica deve rispettare tre criteri chiave:
-
Contributo sostanziale: deve apportare benefici tangibili a uno o più obiettivi ambientali.
-
Do No Significant Harm (DNSH): non deve compromettere nessuno degli altri cinque obiettivi ambientali.
-
Garanzie sociali minime: deve rispettare i diritti umani e le norme sociali stabilite da accordi internazionali.
L’UE ha elaborato una lista dettagliata di attività sostenibili per ciascun settore economico, specificando parametri tecnici misurabili per la loro valutazione.
Cosa cambia per le aziende?
La tassonomia UE non impone obblighi di investimento, ma stabilisce nuovi standard per la trasparenza e la rendicontazione aziendale. Le imprese devono comunicare la quota di attività economiche allineate alla tassonomia, fornendo informazioni dettagliate sulle loro operazioni.
Obblighi di rendicontazione
Le aziende devono indicare:
-
Turnover: percentuale del fatturato derivante da attività sostenibili.
-
CAPEX (spese in conto capitale): investimenti a lungo termine per la sostenibilità.
-
OPEX (spese operative): costi di gestione delle attività sostenibili.
Questa rendicontazione si applica principalmente alle aziende soggette alla Direttiva sulla rendicontazione della sostenibilità delle imprese (CSRD) e al Regolamento sulla divulgazione di informazioni sulla sostenibilità nel settore finanziario (SFDR), contribuendo a rendere più trasparente il mercato degli investimenti ESG.
La discussione sul nucleare e il gas naturale
Uno dei temi più dibattuti riguarda l’inclusione di nucleare e gas naturale tra le attività ritenute sostenibili.
Nel 2022, l’UE ha stabilito che entrambe le fonti possono essere considerate “verdi” in determinate condizioni, suscitando critiche da parte di ambientalisti e di alcuni Stati membri. Il dibattito rimane aperto, con possibili revisioni future.
Vantaggi della Tassonomia UE
L’adozione della tassonomia offre numerosi benefici:
-
Accesso a finanziamenti sostenibili: gli investimenti allineati alla tassonomia saranno più attraenti per il mercato.
-
Maggiore trasparenza per investitori e consumatori: la rendicontazione obbligatoria riduce il rischio di greenwashing.
-
Stimolo all’innovazione: le aziende sono incentivate a sviluppare nuove tecnologie a basso impatto ambientale.
La sua importanza
La Tassonomia UE rappresenta un passo cruciale nella transizione ecologica dell’Europa, fornendo un quadro normativo chiaro per gli investimenti sostenibili. Sebbene non imponga obblighi diretti sulle scelte di investimento, la crescente attenzione alla sostenibilità rende questa classificazione un riferimento essenziale per imprese e investitori.
Con il progressivo allineamento alle normative europee, le aziende dovranno adattarsi a criteri sempre più stringenti per garantire un futuro sostenibile.