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EPD (Environmental Product Declaration): cos’è la dichiarazione ambientale di rodotto

La EPD (Environmental Product Declaration), in italiano Dichiarazione Ambientale di Prodotto (DAP), è uno strumento di certificazione volontaria che comunica in modo trasparente, oggettivo e comparabile l’impatto ambientale di prodotti e servizi lungo l’intero ciclo di vita.

In un contesto dove la sostenibilità aziendale diventa sempre più strategica e le richieste di trasparenza ambientale crescono da parte di consumatori, investitori e istituzioni, l’EPD rappresenta la “carta d’identità ambientale” che certifica le prestazioni ecologiche attraverso dati scientifici verificati.

Cosa si intende per EPD

L’EPD è un documento che descrive dettagliatamente gli impatti ambientali generati da una specifica quantità di prodotto o servizio, basandosi su uno studio rigoroso del ciclo di vita (LCA – Life Cycle Assessment). Questa dichiarazione quantifica aspetti come:

  • Consumi energetici e di materie prime
  • Emissioni in atmosfera di gas serra e inquinanti
  • Consumo di risorse idriche
  • Produzione di rifiuti e scarichi
  • Potenziale di riscaldamento globale (GWP – Global Warming Potential)

Definizione tecnica secondo gli standard

Secondo la norma ISO 14025, l’EPD è un’etichetta ambientale di Tipo III che fornisce dati quantificati sulle prestazioni ambientali di un prodotto utilizzando parametri predeterminati e, quando rilevante, informazioni ambientali aggiuntive.

A differenza delle etichette di Tipo I come l’Ecolabel, che certificano il rispetto di criteri predefiniti, l’EPD non prescrive soglie minime di prestazione ma presenta informazioni fattuali che permettono confronti oggettivi tra prodotti equivalenti.

Caratteristiche fondamentali

  • Volontarietà: L’adozione dell’EPD è una scelta strategica dell’azienda, non un obbligo normativo, che dimostra impegno concreto verso la sostenibilità ambientale.
  • Verificabilità: Ogni EPD deve essere validata da un organismo di certificazione terzo indipendente accreditato, garantendo credibilità alle informazioni dichiarate.
  • Comparabilità: Le EPD permettono confronti oggettivi tra prodotti funzionalmente equivalenti all’interno della stessa categoria, grazie a metodologie standardizzate.
  • Universalità: Applicabile a qualsiasi prodotto o servizio, indipendentemente dal settore, dalla dimensione aziendale o dalla posizione nella filiera produttiva.

Il sistema EPD: standard e normative

L’EPD si inserisce in un framework normativo internazionale ben definito che ne garantisce rigore scientifico e riconoscimento globale.

Normative di riferimento

  • ISO 14025:2006: Standard principale che definisce i principi per le etichette ambientali di Tipo III, stabilendo requisiti per lo sviluppo di programmi EPD e per la loro verifica.
  • ISO 14040 e ISO 14044: Norme che regolamentano l’analisi del ciclo di vita (LCA), la metodologia scientifica alla base di ogni EPD che quantifica gli impatti ambientali.
  • EN 15804: Norma europea specifica per le EPD dei prodotti da costruzione, che definisce regole armonizzate per il settore edilizio, fondamentale per i Criteri Ambientali Minimi (CAM) negli appalti pubblici.

Program Operator e PCR

Program Operator: Sono gli organismi che gestiscono i sistemi EPD, sviluppando e pubblicando le regole per la redazione corretta delle dichiarazioni. I principali a livello internazionale sono:

  • EPD International System: Il program operator svedese più diffuso globalmente
  • EPD Italy: Program operator italiano riconosciuto da Accredia, primo e unico nel nostro Paese
  • IBU: Program operator tedesco leader nel settore delle costruzioni
  • UL Environment: Program operator americano

Product Category Rules (PCR): Sono i documenti che definiscono regole specifiche per categoria merceologica, stabilendo:

  • Confini del sistema da analizzare
  • Unità funzionale di riferimento
  • Parametri ambientali da misurare
  • Metodi di raccolta dati
  • Criteri di allocazione degli impatti

Le PCR garantiscono che tutte le EPD di una stessa categoria utilizzino la stessa metodologia, rendendo possibile il confronto tra prodotti concorrenti.

Come funziona l’EPD: dalla LCA alla certificazione

Il processo di ottenimento di una EPD segue fasi precise che combinano analisi scientifica, documentazione e verifica indipendente.

Fase 1: Verifica delle PCR

Il primo passo consiste nell’identificare se esistono PCR valide per la categoria di prodotto. Le PCR sono pubblicate e liberamente accessibili sui siti dei Program Operator.

  • Scenario A – PCR disponibili: Se esistono PCR per la categoria, si procede con l’analisi seguendo quelle regole specifiche.
  • Scenario B – PCR assenti: In assenza di PCR, è necessario svilupparle attraverso un processo di consultazione multi-stakeholder che coinvolge produttori, esperti LCA, enti di normazione e rappresentanti ambientali. Questo processo richiede 6-12 mesi.

Fase 2: Life Cycle Assessment (LCA)

L’LCA è il cuore tecnico-scientifico dell’EPD, un’analisi strutturata in quattro sotto-fasi secondo le norme ISO 14040 e 14044:

Definizione di obiettivo e campo di applicazione:

  • Unità funzionale: Definizione della quantità di prodotto di riferimento (es. 1 tonnellata, 1 m², 1 unità)
  • Confini del sistema: Determinazione delle fasi del ciclo di vita da includere
    • Cradle-to-gate (dalla culla al cancello): dall’estrazione materie prime alla produzione
    • Cradle-to-grave (dalla culla alla tomba): ciclo completo incluso uso e fine vita
    • Cradle-to-cradle: con recupero e riciclo
  • Assunzioni e limitazioni: Documentazione di esclusioni e semplificazioni

Analisi di inventario (LCI):

  • Raccolta dati primari dai processi produttivi
  • Integrazione con dati secondari da database LCA (Ecoinvent, GaBi, etc.)
  • Quantificazione di input (energie, materiali, acqua) e output (emissioni, rifiuti, scarichi)

Valutazione degli impatti (LCIA): Gli impatti vengono calcolati secondo categorie standardizzate:

  • Global Warming Potential (GWP): Potenziale di riscaldamento globale
  • Acidification Potential: Potenziale di acidificazione
  • Eutrophication Potential: Potenziale di eutrofizzazione
  • Ozone Depletion Potential: Deplezione ozono stratosferico
  • Photochemical Ozone Creation: Formazione ozono troposferico
  • Abiotic Depletion: Consumo risorse non rinnovabili

Interpretazione: Analisi dei risultati per identificare hotspot ambientali e opportunità di miglioramento.

Fase 3: Redazione della EPD

Sulla base dei risultati LCA, si compila il documento EPD secondo template standardizzati che includono:

Informazioni generali:

  • Titolare della EPD e prodotto/servizio dichiarato
  • Program Operator e numero di registrazione
  • Date di emissione e scadenza (validità 5 anni)
  • PCR di riferimento e codice CPC

Descrizione del prodotto:

  • Materiali costituenti e processo produttivo
  • Unità produttive coinvolte
  • Caratteristiche tecniche e funzionali

Risultati ambientali:

  • Tabelle con indicatori ambientali quantificati
  • Grafici per visualizzazione immediata
  • Informazioni su contenuto riciclato e riciclabilità

Informazioni aggiuntive:

  • Scenari d’uso considerati
  • Istruzioni per installazione e manutenzione
  • Gestione del fine vita

Fase 4: Verifica e validazione

Verifica di terza parte: Un organismo di certificazione accreditato (es. Bureau Veritas, DNV, TÜV, RINA) verifica:

  • Conformità dello studio LCA alle norme ISO
  • Correttezza dei dati e dei calcoli
  • Completezza della documentazione
  • Rispetto delle PCR applicabili

Validazione: Al termine della verifica positiva, l’organismo rilascia un certificato di validazione che attesta la conformità dell’EPD.

Fase 5: Registrazione e pubblicazione

L’EPD validata viene registrata presso il Program Operator scelto, che le assegna un numero identificativo unico e la pubblica nel proprio registro online, rendendola accessibile pubblicamente.

Processo di Certificazione EPD START VERIFICA PCR DISPONIBILI (Product Category Rules) PCR SVILUPPO NUOVE PCR (6-12 mesi) • Consultazione STUDIO LCA (Life Cycle Assessment) • Obiettivo e confini • Inventario dati • Valutazione impatti • Interpretazione REDAZIONE EPD • Informazioni generali • Descrizione prodotto • Risultati ambientali • Scenari d’uso VERIFICA TERZA PARTE (Organismo accreditato) • Conformità ISO • Correttezza dati • Completezza documentazione ESITO POSITIVO CORREZIONI Necessarie VALIDAZIONE Rilascio certificato REGISTRAZIONE • Program Operator • Numero identificativo • Pubblicazione online 🏆 EPD VALIDA (5 anni)

Chi rilascia la certificazione EPD

La certificazione EPD coinvolge diversi soggetti con ruoli specifici nel processo di validazione e pubblicazione.

Organismi di certificazione accreditati

Gli enti di certificazione di terza parte sono i soggetti che eseguono materialmente la verifica e validazione delle EPD. In Italia, questi organismi devono essere accreditati da Accredia secondo la norma ISO/IEC 17065.

Principali organismi in Italia:

  • Bureau Veritas: Leader globale nella certificazione, accreditato per EPD International e EPD Italy
  • DNV (Det Norske Veritas): Ente norvegese con forte presenza nel settore industriale
  • TÜV Italia: Gruppo tedesco specializzato in certificazioni tecniche
  • RINA (Registro Italiano Navale): Storico ente italiano con competenze multi-settoriali
  • CCPB: Specializzato in certificazioni agroalimentari e ambientali
  • CSQA: Focalizzato su food e sostenibilità

Program Operator

I Program Operator non certificano direttamente le EPD, ma gestiscono il sistema:

  • Sviluppano e aggiornano le PCR
  • Definiscono le regole procedurali
  • Registrano e pubblicano le EPD validate
  • Mantengono database accessibili online
  • Promuovono mutuo riconoscimento internazionale

Ruolo di Accredia

Accredia è l’Ente Italiano di Accreditamento, unico organismo nazionale autorizzato a certificare i certificatori. Accredia:

  • Accredita gli organismi di certificazione
  • Verifica periodicamente le loro competenze tecniche
  • Garantisce l’imparzialità e l’indipendenza
  • Assicura il riconoscimento internazionale attraverso accordi multilaterali (IAF, EA)

Differenza tra EPD, LCA e CAM

Questi tre concetti sono spesso confusi ma hanno funzioni e ambiti di applicazione diversi, pur essendo interconnessi nel framework della sostenibilità.

EPD vs LCA

  • L’LCA (Life Cycle Assessment) è la metodologia scientifica di analisi che quantifica gli impatti ambientali. È lo strumento tecnico, la “ricerca scientifica” che produce dati.
  • L’EPD è il documento di comunicazione che presenta i risultati dell’LCA in formato standardizzato e verificato. È lo strumento di comunicazione business-to-business e business-to-consumer.

Relazione: L’EPD è basata sull’LCA, ma mentre l’LCA può rimanere uno studio interno all’azienda, l’EPD è sempre pubblica e certificata da terzi.

Aspetto LCA EPD
Natura Studio tecnico-scientifico Documento di comunicazione certificato
Obbligatorietà verifica Facoltativa Obbligatoria da terza parte
Pubblicazione Può rimanere privata Sempre pubblica
Standard ISO 14040, ISO 14044 ISO 14025, EN 15804
Finalità Analisi interna, miglioramento Comunicazione esterna, trasparenza
Validità temporale Indefinita 5 anni

EPD vs CAM

I CAM (Criteri Ambientali Minimi) sono requisiti ambientali obbligatori negli appalti pubblici italiani, introdotti dal Codice Appalti 2016 e dal Piano d’Azione Nazionale sul Green Public Procurement.

Natura dei CAM:

  • Prescrizioni normative che la PA deve inserire nelle gare
  • Requisiti di base (obbligatori) per partecipare
  • Criteri premianti (facoltativi) che danno punteggio aggiuntivo

Relazione EPD-CAM: L’EPD è uno degli strumenti riconosciuti per dimostrare la conformità ai CAM. Molti decreti CAM (edilizia, arredi, servizi) accettano l’EPD come prova documentale per requisiti su:

  • Contenuto di materiale riciclato
  • Emissioni di composti organici volatili (VOC)
  • Carbon footprint di prodotto
  • Consumo di risorse naturali
Aspetto EPD CAM
Natura Certificazione volontaria Requisiti obbligatori PA
Campo applicazione Qualsiasi settore Appalti pubblici specifici
Contenuto Prestazioni ambientali quantificate Soglie minime e massime
Ruolo Strumento di prova Requisito da soddisfare
Aggiornamento Ogni 5 anni Continuo per settore

Integrazione strategica

Per le aziende che lavorano con la Pubblica Amministrazione, l’approccio ottimale è:

  1. Condurre LCA per conoscere gli impatti dei propri prodotti
  2. Ottenere EPD per certificare e comunicare le prestazioni
  3. Utilizzare EPD per dimostrare conformità ai CAM nelle gare d’appalto

Vantaggi della certificazione EPD

Vantaggi per le aziende produttrici

Accesso agli appalti pubblici: L’EPD facilita la partecipazione a gare pubbliche dove i CAM sono applicati, fornendo una prova certificata della conformità ai requisiti ambientali.

Competitività commerciale: L’EPD rappresenta un elemento di differenziazione in mercati sempre più attenti alla sostenibilità, particolarmente efficace in settori B2B dove i committenti richiedono trasparenza sulla supply chain.

Credibilità anti-greenwashing: In un contesto dove il greenwashing mina la fiducia, l’EPD certificata da terzi elimina ogni dubbio sull’autenticità degli sforzi ambientali, supportando strategie di green marketing credibili.

Ottimizzazione processi: L’analisi LCA alla base dell’EPD identifica hotspot ambientali e opportunità di efficientamento, permettendo di ridurre consumi, sprechi e costi operativi.

Conformità ESG: L’EPD supporta la rendicontazione di sostenibilità richiesta dalla CSRD e migliora le valutazioni ESGda parte di investitori e rating agency.

Valorizzazione Made in Italy: Per aziende esportatrici, l’EPD registrata presso program operator riconosciuti internazionalmente facilita l’accesso a mercati esteri dove la certificazione è già diffusa (Germania, paesi nordici, Nord America).

Vantaggi per progettisti e committenti

Selezione informata: L’EPD permette di confrontare oggettivamente prodotti alternativi e scegliere quelli a minor impatto, supportando decisioni di architettura sostenibile.

Certificazioni edilizie: Le EPD sono riconosciute e premiate in protocolli di green building come LEED, BREEAM, ITACA.

Riduzione rischi: Utilizzare prodotti con EPD riduce il rischio di utilizzare materiali con impatti ambientali nascosti o non dichiarati.

Vantaggi per il sistema

Trasparenza di mercato: La disponibilità pubblica delle EPD crea un mercato più trasparente dove le prestazioni ambientali diventano criteri di scelta documentati.

Innovazione incentivata: La comparabilità delle EPD spinge le aziende a innovare per migliorare le prestazioni e distinguersi dai concorrenti.

Supporto alla transizione ecologica: L’adozione diffusa di EPD accelera la transizione verso economia circolare e decarbonizzazione, contribuendo agli obiettivi net zero.

Settori di applicazione dell’EPD

Edilizia e materiali da costruzione

Il settore delle costruzioni è il principale utilizzatore di EPD, spinto dai CAM edilizia e dai protocolli di certificazione energetica. Prodotti tipicamente certificati:

  • Calcestruzzi, cementi e malte
  • Laterizi, blocchi e pavimentazioni
  • Isolanti termici e acustici
  • Serramenti e vetri
  • Acciai e altri materiali strutturali

La norma EN 15804 specifica per questo settore definisce regole armonizzate che facilitano i confronti.

Arredamento e design

Nel settore arredo, l’EPD supporta la dimostrazione di sostenibilità per:

  • Mobili per ufficio e domestici
  • Pavimenti e rivestimenti
  • Illuminazione
  • Complementi d’arredo

Agroalimentare

Il settore food & beverage utilizza EPD per comunicare l’impatto della produzione alimentare:

  • Prodotti agricoli e trasformati
  • Bevande (acqua, vino, bevande)
  • Packaging alimentare
  • Servizi di ristorazione

Moda e tessile

L’industria fashion sta adottando EPD per rispondere alle crescenti richieste di trasparenza:

  • Tessuti e filati
  • Capi di abbigliamento
  • Calzature
  • Accessori

Altri settori emergenti

Elettronica e IT: Componenti e dispositivi tecnologici Energia: Sistemi per energie rinnovabili (pannelli solari, turbine)Automotive: Componenti e veicoli completi Servizi: Trasporti, logistica, gestione rifiuti

Costi e tempistiche

Struttura dei costi

Costi per EPD singola:

  • Consulenza LCA: 5.000-15.000 € in base alla complessità del prodotto
  • Redazione EPD: 2.000-5.000 €
  • Verifica di terza parte: 2.000-4.000 €
  • Registrazione Program Operator: 500-1.500 €
  • Totale: 9.500-25.500 € per prodotto

Costi per EPD multiple o di processo: Per aziende con molti prodotti simili, esistono opzioni più economiche:

  • EPD di processo: Certificazione del sistema di generazione EPD (15.000-30.000 €)
  • EPD settoriali: Condivise tra più produttori (costi divisi)

Costi di mantenimento:

  • Rinnovo quinquennale: 50-70% del costo iniziale
  • Aggiornamenti intermedi: Se cambiano processi o PCR

NB: I costi sono solo a titolo esemplificativo e possono variare in base a diversi fattori, tra cui la tipologia di prodotto, le tempistiche e i processi.

Tempistiche medie

Con PCR esistenti: 4-8 mesi

  • Raccolta dati: 1-2 mesi
  • Studio LCA: 2-3 mesi
  • Redazione EPD: 2-4 settimane
  • Verifica: 1-2 mesi

Senza PCR (da sviluppare): 12-18 mesi

  • Sviluppo PCR: 6-12 mesi
  • Processo EPD: 4-8 mesi

Tendenze future e sviluppi normativi

Digitalizzazione e automation

L’evoluzione tecnologica sta trasformando il processo EPD:

  • Software LCA evoluti: Piattaforme cloud che semplificano raccolta dati e calcoli
  • EPD digitali: Formati leggibili da macchine per integrazione BIM e database
  • Blockchain: Per tracciabilità certificata dei dati lungo la supply chain

Obbligatorietà crescente

Diversi paesi stanno rendendo le EPD obbligatorie in specifici contesti:

  • Svezia: Dal 2025 obbligo per materiali da costruzione in progetti pubblici
  • Francia: Sperimentazione in corso per edilizia residenziale
  • Unione Europea: Proposte per inserimento in future direttive prodotti sostenibili

Integrazione con tassonomia UE

Le EPD stanno diventando strumenti di prova per la conformità agli obiettivi ambientali della tassonomia europea, facilitando l’accesso a finanza sostenibile e green bond.

Armonizzazione internazionale

ECO Platform e altre iniziative lavorano per il mutuo riconoscimento tra Program Operator, semplificando l’accesso ai mercati globali con una singola EPD.

L’EPD (Environmental Product Declaration) rappresenta oggi lo strumento più rigoroso e credibile per comunicare le prestazioni ambientali di prodotti e servizi. In un contesto di crescenti richieste di trasparenza, normative sempre più stringenti e consumatori consapevoli, l’EPD offre alle aziende un vantaggio competitivo misurabile e certificato.Per le organizzazioni che vogliono dimostrare concretamente il proprio impegno verso la sostenibilità ambientale, l’EPD non è più solo un’opzione ma una necessità strategica che abilita l’accesso a mercati, appalti e finanziamenti, contribuendo al contempo al miglioramento reale delle prestazioni ambientali attraverso l’identificazione sistematica di opportunità di efficientamento e innovazione.