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European Sustainability Reporting Standards (ESRS): cosa sono e perché sono obbligatori

Gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) rappresentano una pietra miliare nell’evoluzione della rendicontazione di sostenibilità a livello europeo.

Adottati dalla Commissione Europea il 31 luglio 2023, questi standard sono destinati a trasformare radicalmente il modo in cui le aziende comunicano il loro impatto ambientale, sociale e di governance, portando maggiore trasparenza, comparabilità e affidabilità nelle informazioni di sostenibilità.

Cosa sono gli European Sustainability Reporting Standards

Gli ESRS sono un insieme di standard di rendicontazione sviluppati per fornire un quadro comune e uniforme alle aziende europee per la comunicazione delle loro performance di sostenibilità. Questi standard fanno parte della più ampia Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), la direttiva dell’Unione Europea che ha sostituito e ampliato la precedente Non-Financial Reporting Directive (NFRD).

Gli ESRS sono stati elaborati dall‘European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG), un organismo tecnico incaricato dalla Commissione Europea, attraverso un processo di consultazione che ha coinvolto numerosi stakeholder, tra cui aziende, investitori, autorità di regolamentazione e organizzazioni della società civile.

La struttura degli ESRS comprende 12 standard distinti, organizzati in:

  • Due “cross-cutting standards” (ESRS 1 e ESRS 2) che stabiliscono i principi generali e i requisiti di informativa trasversali a tutti gli ambiti
  • Dieci “topical standards” suddivisi in:
    • Cinque standard ambientali (E1-E5)
    • Quattro standard sociali (S1-S4)
    • Uno standard di governance (G1)

Ogni standard è progettato per affrontare aspetti specifici della sostenibilità, fornendo linee guida dettagliate su cosa e come le aziende dovrebbero comunicare in relazione ai loro impatti, rischi e opportunità.

Gli ESRS sono obbligatori?

, gli ESRS sono obbligatori per le aziende che rientrano nell’ambito di applicazione della CSRD. A differenza di altri framework di sostenibilità che sono volontari, gli ESRS hanno forza di legge in tutti i 27 Stati membri dell’Unione Europea.

L’implementazione degli ESRS segue un approccio graduale:

  • Dal 1° gennaio 2024: per le grandi aziende già soggette alla NFRD (società quotate, banche e assicurazioni con più di 500 dipendenti), con prima rendicontazione pubblicata nel 2025
  • Dal 1° gennaio 2025: per tutte le altre grandi imprese non precedentemente soggette alla NFRD, con prima rendicontazione pubblicata nel 2026
  • Dal 1° gennaio 2026: per le piccole e medie imprese quotate (con possibilità di opt-out fino al 2028), con prima rendicontazione pubblicata nel 2027
  • Dal 1° gennaio 2028: per le filiali UE di società extra-UE con attività significative nell’Unione Europea, con prima rendicontazione pubblicata nel 2029

È importante sottolineare che la conformità agli ESRS non è opzionale per le aziende che rientrano nell’ambito di applicazione della CSRD. Queste aziende dovranno integrare la rendicontazione di sostenibilità nella loro relazione sulla gestione annuale e sottoporre queste informazioni a un processo di verifica da parte di revisori esterni, inizialmente con un livello di “limited assurance” (garanzia limitata) e successivamente con “reasonable assurance” (garanzia ragionevole).

I principi fondamentali degli ESRS

Gli ESRS si basano su alcuni principi fondamentali che guidano l’intero processo di rendicontazione:

1. Doppia materialità

Il concetto di doppia materialità è centrale negli ESRS e richiede alle aziende di considerare due prospettive complementari:

  • Materialità d’impatto: come le attività dell’azienda influenzano l’ambiente, la società e le persone (prospettiva “inside-out“)
  • Materialità finanziaria: come i temi di sostenibilità influiscono sulla posizione finanziaria, sulle performance e sullo sviluppo dell’azienda (prospettiva “outside-in“)

Questo approccio assicura che vengano prese in considerazione sia le esternalità dell’azienda sia i rischi e le opportunità legate alla sostenibilità che possono influire sulla sua performance finanziaria.

2. Approccio PPAT (Policy, Action, Target, Metrics)

Per ogni area tematica considerata materiale, le aziende devono fornire informazioni seguendo uno schema coerente:

  • Policy: le politiche adottate in relazione al tema
  • Action: le azioni concrete implementate
  • Target: gli obiettivi fissati, inclusi quelli a breve, medio e lungo termine
  • Metrics: gli indicatori utilizzati per misurare i progressi

3. Visione integrata della catena del valore

Gli ESRS richiedono alle aziende di considerare non solo i propri impatti diretti, ma anche quelli che si verificano lungo l’intera catena del valore, compresi fornitori, partner commerciali e clienti.

4. Orientamento al futuro

La rendicontazione deve includere non solo performance passate, ma anche piani, strategie e obiettivi futuri, con un’attenzione particolare agli impegni a breve, medio e lungo termine.

5. Comparabilità e coerenza

Gli ESRS mirano a standardizzare la rendicontazione per consentire confronti significativi tra aziende, settori e periodi di tempo.

I principali standard ESRS in dettaglio

Vediamo ora più da vicino alcuni dei principali standard ESRS:

ESRS 1 e 2: Standard trasversali

  • ESRS 1 (Requisiti generali): stabilisce i principi fondamentali di rendicontazione, incluso il concetto di doppia materialità, le caratteristiche qualitative delle informazioni e l’approccio alla catena del valore
  • ESRS 2 (Informativa generale): definisce le informazioni di carattere generale che tutte le aziende devono divulgare, come il modello di business, la strategia di sostenibilità e il processo di analisi di materialità

Standard ambientali (E1-E5)

  • E1 – Cambiamenti climatici: richiede informazioni sulla mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, incluse le emissioni GHG (Scope 1, 2 e 3), i rischi climatici e le strategie di transizione
  • E2 – Inquinamento: riguarda l’informativa sull’inquinamento dell’aria, dell’acqua, del suolo e sull’uso di sostanze pericolose e microplastiche
  • E3 – Risorse idriche e marine: si concentra sull’utilizzo dell’acqua, sui prelievi e scarichi idrici e sull’impatto sugli ecosistemi marini
  • E4 – Biodiversità ed ecosistemi: tratta gli impatti sulla perdita di biodiversità, sulle specie animali e sulla condizione degli ecosistemi
  • E5 – Economia circolare: riguarda la gestione delle risorse e dei rifiuti, le strategie di riutilizzo e riciclo e la transizione verso modelli di business circolari

Standard sociali (S1-S4)

  • S1 – Propria forza lavoro: copre le condizioni di lavoro, la parità di trattamento, la salute e sicurezza e altri aspetti relativi ai lavoratori diretti
  • S2 – Lavoratori nella catena del valore: estende l’attenzione ai lavoratori che operano presso fornitori e partner commerciali
  • S3 – Comunità interessate: riguarda gli impatti sulle comunità locali dove l’azienda opera
  • S4 – Consumatori e utenti finali: si concentra sulla responsabilità verso clienti e consumatori in termini di sicurezza, accessibilità e trasparenza

Standard di governance (G1)

  • G1 – Condotta aziendale: riguarda l’etica di business, la lotta alla corruzione, le pratiche competitive e la fiscalità responsabile

Quali vantaggi offrono alle aziende gli ESRS?

Nonostante gli ESRS comportino nuovi obblighi di conformità e iniziali costi di adeguamento, essi offrono anche significativi vantaggi per le aziende:

1. Miglioramento della reputazione e della fiducia

Una rendicontazione trasparente e verificabile sulla sostenibilità può rafforzare significativamente la reputazione aziendale presso clienti, investitori e altri stakeholder. Gli ESRS forniscono un framework riconosciuto che aumenta la credibilità delle informazioni divulgate.

2. Accesso agevolato ai finanziamenti

Il settore finanziario sta rapidamente integrando i criteri ESG nei processi decisionali di investimento. Le aziende che rendicontano in modo efficace secondo gli ESRS possono beneficiare di un accesso più facile a finanziamenti sostenibili, inclusi green bonds, sustainability-linked loans e altri strumenti finanziari legati alla sostenibilità.

3. Miglioramento della gestione del rischio

Il processo di raccolta e analisi dei dati richiesto dagli ESRS consente alle aziende di identificare e gestire meglio i rischi legati alla sostenibilità che potrebbero influire sulle loro operazioni e sulla loro catena del valore.

4. Vantaggio competitivo

L’adozione anticipata e efficace degli ESRS può differenziare un’azienda dai concorrenti, specialmente in settori dove gli aspetti di sostenibilità stanno diventando sempre più importanti per i clienti e i consumatori.

5. Innovazione e nuove opportunità di mercato

L’analisi approfondita richiesta dagli ESRS può portare all’identificazione di nuove opportunità di business, prodotti più sostenibili e modelli operativi innovativi che rispondono alle crescenti richieste del mercato per soluzioni più sostenibili.

6. Maggiore comparabilità

L’uso di standard comuni permette alle aziende di confrontare più facilmente le proprie performance con quelle dei concorrenti, identificando aree di forza e opportunità di miglioramento.

7. Ottimizzazione delle risorse

L’implementazione degli ESRS può portare a una migliore gestione delle risorse, riducendo gli sprechi e aumentando l’efficienza operativa, con conseguenti benefici economici oltre che ambientali.

8. Allineamento con le aspettative degli stakeholder

Gli ESRS sono stati sviluppati tenendo conto delle esigenze informative di diverse categorie di stakeholder, compresi investitori, consumatori, dipendenti e autorità di regolamentazione, aiutando le aziende a rispondere meglio a queste aspettative.

Sfide e preparazione per l’implementazione

L’implementazione degli ESRS rappresenta una sfida significativa per molte aziende, soprattutto per quelle che non hanno precedenti esperienze di rendicontazione di sostenibilità. Ecco alcune delle principali sfide e suggerimenti per affrontarle:

Sfide principali

  • Valutazione della doppia materialità: determinare quali aspetti sono materiali secondo entrambe le prospettive richiede competenze specifiche e un processo strutturato
  • Raccolta dei dati: molte aziende non dispongono ancora di sistemi adeguati per raccogliere tutti i dati richiesti, specialmente quelli relativi alla catena del valore
  • Integrazione tra funzioni aziendali: la rendicontazione ESRS richiede la collaborazione tra diverse funzioni aziendali, dai team di sostenibilità a quelli finanziari, legali e operativi
  • Verifica esterna: la necessità di sottoporre le informazioni a verifica esterna richiede procedure e controlli interni robusti

Preparazione per l’implementazione

  • Gap analysis: effettuare una valutazione iniziale per identificare le lacune tra le attuali pratiche di rendicontazione e i requisiti degli ESRS
  • Formazione e sensibilizzazione: assicurarsi che le persone chiave all’interno dell’organizzazione comprendano i requisiti degli ESRS e il loro ruolo nell’implementazione
  • Sviluppo di sistemi di raccolta dati: implementare o aggiornare i sistemi informativi per facilitare la raccolta, l’elaborazione e la verifica dei dati di sostenibilità
  • Approccio graduale: pianificare un’implementazione progressiva, partendo dagli aspetti più critici e materiali

Cosa aspettarsi

Gli European Sustainability Reporting Standards rappresentano un cambiamento fondamentale nel panorama della rendicontazione di sostenibilità in Europa. Passando da un approccio prevalentemente volontario a uno obbligatorio e standardizzato, gli ESRS mirano a migliorare significativamente la qualità, la comparabilità e l’affidabilità delle informazioni di sostenibilità.

Sebbene l’implementazione degli ESRS comporti sfide e costi iniziali, i benefici a lungo termine – sia per le aziende che per la società nel suo complesso – sono potenzialmente significativi. Le aziende che adottano un approccio proattivo all’implementazione degli ESRS, vedendoli non solo come un obbligo di conformità ma come un’opportunità strategica, saranno meglio posizionate per prosperare in un contesto economico sempre più orientato alla sostenibilità aziendale.

Guardando al futuro, è probabile che gli ESRS continuino a evolversi, con l’introduzione di standard settoriali specifici e ulteriori affinamenti basati sull’esperienza pratica. Inoltre, è prevedibile una crescente convergenza tra gli standard europei e quelli globali, come quelli sviluppati dall’International Sustainability Standards Board (ISSB), facilitando la rendicontazione per le aziende che operano su scala globale.

In definitiva, gli ESRS non sono solo un nuovo insieme di requisiti di rendicontazione, ma rappresentano un passo importante verso un’economia più sostenibile e trasparente, in cui le considerazioni ambientali, sociali e di governance sono pienamente integrate nei processi decisionali aziendali e nel piano di sostenibilità delle organizzazioni.