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Product Category Rules (PCR): cosa sono le regole di categoria di prodotto

Le Product Category Rules, comunemente abbreviate in PCR o regole di categoria di prodotto, rappresentano uno strumento fondamentale per garantire trasparenza e confrontabilità nella comunicazione ambientale.

In un contesto in cui la sostenibilità aziendale diventa sempre più centrale nelle scelte di acquisto e investimento, le PCR forniscono le basi metodologiche per valutare in modo standardizzato l’impatto ambientale dei prodotti.

Cosa sono le Product Category Rules

Le PCR sono documenti tecnici che definiscono i principi, i requisiti e le linee guida necessari per condurre un’analisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment) e redigere una Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD) per una specifica categoria di prodotti o servizi.

Questi documenti nascono dall’esigenza di creare un linguaggio comune per valutare e comunicare le prestazioni ambientali. Senza regole condivise, ogni produttore potrebbe utilizzare metodi diversi per calcolare l’impatto dei propri prodotti, rendendo impossibile qualsiasi confronto significativo. Le PCR risolvono questo problema stabilendo metodologie uniformi che garantiscono coerenza e comparabilità tra prodotti appartenenti alla stessa categoria merceologica.

Le regole di categoria di prodotto sono elaborate secondo la norma ISO/TS 14027 e devono essere riconosciute da un Program Operator, ossia un ente che gestisce e coordina lo sviluppo delle PCR e la pubblicazione delle EPD. A livello internazionale, i principali Program Operator includono The International EPD System (Svezia), mentre in Italia opera EPD Italy dal 2016, che si occupa di tutti i settori merceologici ed è socio fondatore di ECO Platform per il settore costruzioni.

PCR: funzioni principali

Le Product Category Rules svolgono diverse funzioni essenziali nel processo di rendicontazione di sostenibilità e comunicazione ambientale.

Standardizzazione metodologica

La prima e più importante funzione delle PCR è fornire un quadro metodologico uniforme per condurre le analisi LCA. Questo include la definizione precisa di:

  • Confini del sistema da analizzare (cradle to gate, cradle to grave)
  • Unità funzionale di riferimento per il confronto
  • Categorie di impatto ambientale da considerare (emissioni GHG, consumo di risorse, inquinamento)
  • Requisiti di qualità dei dati necessari
  • Metodi di calcolo e allocazione degli impatti
  • Durata di vita di riferimento del prodotto

Garanzia di confrontabilità

Le PCR permettono di confrontare le prestazioni ambientali di prodotti concorrenti all’interno della stessa categoria merceologica. Questo è fondamentale per acquirenti pubblici e privati che devono scegliere tra diverse alternative, specialmente nel contesto degli appalti pubblici che richiedono l’applicazione dei criteri ambientali minimi.

Credibilità e trasparenza

Le regole di categoria di prodotto vengono sviluppate attraverso un processo partecipativo e trasparente che coinvolge tutti gli stakeholder rilevanti: produttori, associazioni di categoria, enti di certificazione, esperti LCA, organizzazioni ambientaliste e consumatori. Questo processo garantisce che le PCR siano equilibrate, scientificamente fondate e accettate dal mercato.

Base per la certificazione

Le PCR costituiscono il riferimento normativo per la verifica e certificazione delle EPD da parte di organismi terzi indipendenti. Senza una PCR di riferimento, non è possibile ottenere una EPD validata, che rappresenta uno strumento sempre più richiesto per dimostrare l’impegno verso la sostenibilità ambientale.

Il processo di sviluppo delle PCR

Lo sviluppo di una Product Category Rule segue un iter strutturato e rigoroso che prevede diverse fasi:

  • Fase 1: Proposta e annuncio – Un’organizzazione interessata propone lo sviluppo di una PCR per una specifica categoria di prodotti al Program Operator, che ne verifica la necessità e annuncia pubblicamente l’intenzione di svilupparla.
  • Fase 2: Creazione del PCR Committee – Viene formato un comitato tecnico composto dal proponente e da stakeholder interessati, con il compito di redigere la bozza della PCR. Il comitato nomina anche un moderatore competente che facilita il processo di sviluppo.
  • Fase 3: Redazione – Il comitato sviluppa la PCR seguendo le linee guida della ISO/TS 14027 e considerando le specificità tecniche della categoria di prodotti, le migliori pratiche di settore e i requisiti di confrontabilità.
  • Fase 4: Consultazione pubblica – La bozza viene pubblicata per permettere a tutte le parti interessate di fornire commenti, osservazioni e suggerimenti. Questa fase è cruciale per garantire l’accettazione e l’applicabilità della PCR.
  • Fase 5: Revisione e verifica – Un comitato di revisione indipendente valuta la conformità della PCR alle norme ISO 14025 e ISO/TS 14027, verificando la validità scientifica dei metodi richiesti e l’appropriatezza dei dati.
  • Fase 6: Pubblicazione – La PCR viene resa pubblica e disponibile gratuitamente sul sito del Program Operator, con tutte le informazioni necessarie alla sua corretta identificazione e applicazione.

Le PCR hanno una validità limitata nel tempo (generalmente 5 anni) e devono essere periodicamente aggiornate per riflettere i cambiamenti tecnologici, normativi e di mercato.

Esempi di applicazione delle PCR in diversi settori

Le Product Category Rules trovano applicazione in numerosi settori produttivi, ciascuno con specificità tecniche e ambientali proprie.

Settore edilizio e costruzioni

Nel comparto delle costruzioni, le PCR sono particolarmente sviluppate e seguono principalmente la norma europea EN 15804 “Sostenibilità delle costruzioni – Dichiarazioni ambientali di prodotto – Regole quadro di sviluppo per categoria di prodotto”. Questo settore è stato pioniere nell’adozione delle PCR, anche in risposta agli obblighi imposti dai criteri ambientali minimi.

Esempi di PCR nel settore edilizio includono:

  • Calcestruzzo e prodotti prefabbricati in calcestruzzo
  • Materiali isolanti termici e acustici
  • Prodotti in legno per costruzioni
  • Componenti per coperture
  • Pavimentazioni e rivestimenti
  • Serramenti e infissi

L’architettura sostenibile utilizza sempre più frequentemente le EPD basate su queste PCR per documentare le prestazioni ambientali degli edifici e ottenere crediti nei protocolli di certificazione come LEED, BREEAM e ITACA.

Settore energetico

Il settore energetico ha visto una crescita significativa nello sviluppo di PCR, trainato principalmente da grandi player come ENEL che hanno promosso la valorizzazione della filiera dei fornitori. Le PCR coprono:

  • Componenti per impianti fotovoltaici
  • Apparecchiature per la distribuzione elettrica
  • Trasformatori e quadri elettrici
  • Cavi e conduttori
  • Sistemi di accumulo energetico

Queste PCR supportano la transizione ecologica verso le energie rinnovabili, fornendo dati verificati sulle prestazioni ambientali dei componenti utilizzati negli impianti.

Settore alimentare e packaging

Nel settore alimentare e del packaging, le PCR definiscono le regole per valutare l’impatto ambientale lungo l’intera filiera, dalla produzione agricola al confezionamento. Categorie rilevanti includono:

  • Prodotti agricoli biologici e convenzionali
  • Prodotti lattiero-caseari
  • Bevande
  • Imballaggi alimentari in plastica, vetro, carta e alluminio

Queste PCR sono fondamentali per promuovere la sostenibilità alimentare e contrastare pratiche di greenwashing, fornendo dati oggettivi e verificati.

Settore industriale e manifatturiero

Altri esempi di applicazione delle PCR riguardano:

  • Granulati e micronizzati minerali per uso zootecnico, agroalimentare, farmaceutico e cosmetico
  • Sistemi aeroponici per l’agricoltura
  • Componenti automotive
  • Prodotti chimici e vernici
  • Mobili per interni ed esterni
  • Prodotti tessili e calzature

PCR e normativa: il ruolo nell’economia circolare

Le Product Category Rules giocano un ruolo strategico nell’implementazione dei principi dell’economia circolare e nel rispetto delle normative ambientali europee e nazionali.

La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) richiedono alle imprese di rendicontare in modo sempre più dettagliato le proprie prestazioni ambientali. Le PCR forniscono la base metodologica per raccogliere e comunicare questi dati in modo standardizzato e verificabile.

Anche la recente Green Claims Directive e la direttiva greenwashing fanno riferimento alla necessità di utilizzare metodologie riconosciute per supportare le dichiarazioni ambientali. Le EPD basate su PCR rappresentano uno degli strumenti privilegiati per dimostrare la veridicità delle affermazioni ambientali.

Nel contesto del European Green Deal, le PCR supportano il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione fornendo strumenti per misurare e ridurre l’impronta ecologica dei prodotti lungo l’intero ciclo di vita.

Vantaggi per le imprese

L’adozione delle PCR e lo sviluppo di EPD offrono numerosi vantaggi competitivi per le imprese:

  • Accesso ai mercati pubblici – Le EPD basate su PCR sono sempre più richieste negli appalti pubblici per dimostrare la conformità ai criteri ambientali minimi e al principio DNSH.
  • Differenziazione competitiva – Le aziende con prodotti certificati EPD possono distinguersi dalla concorrenza comunicando in modo credibile le proprie prestazioni ambientali, supportando efficaci strategie di green marketing.
  • Miglioramento continuo – Il processo di sviluppo dell’EPD permette di identificare le fasi del ciclo di vita con maggiore impatto ambientale, guidando interventi di efficientamento energetico aziendale e ottimizzazione dei processi.
  • Compliance normativa – Le PCR facilitano l’adempimento degli obblighi di rendicontazione di sostenibilità e supportano l’analisi di materialità.
  • Credibilità e fiducia – La verifica da parte terza indipendente garantisce la credibilità delle informazioni comunicate, costruendo fiducia con clienti, investitori e stakeholder.

Il supporto professionale

Per navigare la complessità delle PCR e sviluppare EPD efficaci, le imprese possono avvalersi del supporto di figure professionali specializzate come il sustainability consultant e il sustainability manager, che possono guidare l’implementazione di un piano di sostenibilità completo.

Anche investire in corsi di formazione sulla sostenibilità può risultare strategico per sviluppare competenze interne e gestire autonomamente i processi di certificazione ambientale.

Le Product Category Rules non sono solo uno strumento tecnico, ma rappresentano un elemento chiave della transizione verso un’economia più sostenibile, in cui la trasparenza e la misurabilità degli impatti ambientali diventano fattori determinanti per la competitività e il successo delle imprese.