Il bilancio di sostenibilità è diventato uno strumento essenziale per le aziende moderne, rappresentando molto più di un semplice adempimento normativo.
Con l’entrata in vigore della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e le recenti modifiche introdotte dal Pacchetto Omnibus I nell’aprile 2025, sempre più imprese sono chiamate a rendicontare in modo trasparente le proprie performance ambientali, sociali ed economiche.
Questo documento costituisce oggi il principale strumento di comunicazione della sostenibilità aziendale e un asset strategico per competere nell’economia del futuro.
Cos’è il bilancio di sostenibilità
Il bilancio di sostenibilità (o sustainability report) è il documento attraverso cui un’organizzazione comunica le proprie prestazioni non finanziarie in un determinato periodo, tipicamente annuale. Si tratta di una rendicontazione strutturata che integra tre dimensioni fondamentali della sostenibilità:
- Dimensione economica: Risultati finanziari e valore economico generato e distribuito, integrati con il tradizionale bilancio d’esercizio.
- Dimensione ambientale: Impatti sull’ecosistema attraverso il bilancio ambientale, inclusi consumi energetici, emissioni di gas serra, gestione delle risorse idriche, produzione di rifiuti e impronta ecologica.
- Dimensione sociale: Impatti sulla società tramite il bilancio sociale, che documenta relazioni con dipendenti, comunità locali, fornitori e altri stakeholder, oltre alle politiche di welfare aziendale e responsabilità sociale.
Definizione tecnica
Il bilancio di sostenibilità è uno strumento di rendicontazione volontaria (ma sempre più obbligatoria per determinate categorie) che permette alle organizzazioni di comunicare in modo trasparente e verificabile:
- Gli impatti delle proprie attività su ambiente e società
- I rischi e opportunità legati ai temi di sostenibilità
- Le strategie e obiettivi per migliorare le performance ESG
- I progressi compiuti verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile
Differenza con altri documenti
- Bilancio di sostenibilità vs bilancio d’esercizio: Il bilancio d’esercizio è un documento obbligatorio per legge (art. 2423-2435bis c.c.) che rendiconta esclusivamente la situazione economico-finanziaria e patrimoniale dell’azienda, limitandosi a costi, ricavi, attività e passività. Non considera le esternalità, ovvero gli effetti esterni positivi o negativi delle attività aziendali su ambiente e società.
- Bilancio di sostenibilità vs bilancio sociale: Il bilancio sociale si focalizza primariamente sulla dimensione sociale dell’impresa, mentre il bilancio di sostenibilità ha un approccio olistico che integra tutte e tre le dimensioni (economica, ambientale, sociale).
- Bilancio di sostenibilità vs DNF: La Dichiarazione Non Finanziaria (DNF) era lo strumento previsto dalla precedente normativa NFRD. La CSRD ha sostituito la DNF con requisiti più ampi e dettagliati, introducendo il concetto di rendicontazione di sostenibilità conforme agli European Sustainability Reporting Standards (ESRS).
Perché è importante il bilancio di sostenibilità
Trasparenza e accountability
Il bilancio di sostenibilità rappresenta lo strumento principale per comunicare agli stakeholder l’impegno concreto dell’azienda verso pratiche responsabili. In un’epoca dove il greenwashing mina la credibilità delle dichiarazioni ambientali, un report verificato da terzi elimina ogni dubbio sull’autenticità degli sforzi aziendali.
Vantaggio competitivo
Le aziende che redigono bilanci di sostenibilità strutturati e trasparenti ottengono numerosi vantaggi competitivi:
- Accesso alla finanza sostenibile: Gli investimenti ESG e i green bond richiedono documentazione verificabile delle performance di sostenibilità. Un bilancio robusto facilita l’accesso a finanza sostenibile a condizioni vantaggiose.
- Reputazione e brand value: Consumatori sempre più consapevoli scelgono aziende che dimostrano impegno verificabile verso la sostenibilità. Il bilancio rafforza la fiducia e la reputazione del brand.
- Attrazione talenti: Le nuove generazioni di lavoratori privilegiano aziende con valori allineati alla sostenibilità. Un bilancio trasparente facilita il recruiting di talenti qualificati.
- Relazioni B2B: Molte grandi aziende richiedono ai fornitori di documentare le proprie performance ESG come prerequisito per la supply chain.
Ottimizzazione gestionale
La redazione del bilancio comporta un’analisi approfondita dei processi aziendali che porta a:
- Identificazione inefficienze: Il monitoraggio sistematico dei consumi (energia, acqua, materiali) evidenzia sprechi e aree di miglioramento.
- Riduzione costi: L’efficientamento energetico aziendale e l’ottimizzazione delle risorse si traducono in risparmi economici diretti.
- Gestione rischi: L’analisi di materialità identifica rischi ambientali, sociali e di governance che potrebbero impattare il business.
- Innovazione: La necessità di migliorare le performance spinge verso innovazione di prodotto, processo e modello di business.
Allineamento strategico
Il bilancio di sostenibilità supporta l’integrazione della sostenibilità nella strategia aziendale:
- Allineamento con obiettivi di sviluppo sostenibile ONU
- Definizione di un piano di sostenibilità aziendale
- Percorso verso net zero e decarbonizzazione
- Integrazione dei criteri ESG nelle decisioni strategiche
Obbligatorietà del bilancio di sostenibilità: normativa aggiornata 2025
La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD)
La CSRD, entrata in vigore il 5 gennaio 2023 e recepita in Italia con il D.Lgs. 125/2024 del 6 settembre 2024, ha rivoluzionato il panorama della rendicontazione di sostenibilità, sostituendo la precedente NFRD (Non Financial Reporting Directive).
Obiettivi principali della CSRD:
- Estendere significativamente il numero di aziende obbligate
- Standardizzare le informazioni attraverso gli ESRS
- Garantire verificabilità attraverso assurance obbligatoria
- Integrare informazioni di sostenibilità nel reporting finanziario
- Applicare il principio di doppia materialità
Pacchetto Omnibus I: le modifiche di aprile 2025
Il 26 febbraio 2025 la Commissione Europea ha presentato il primo Pacchetto Omnibus per semplificare alcune normative UE, inclusa la CSRD. La Direttiva (UE) 2025/794 “Stop the Clock” è stata approvata ed è entrata in vigore il 17 aprile 2025, introducendo un rinvio di 2 anni per le aziende che non hanno ancora iniziato a rendicontare.
Chi è obbligato al bilancio di sostenibilità: timeline aggiornata
ONDATA 1 – Pubblicazione nel 2025 (dati 2024) – CONFERMATO:
- Enti di interesse pubblico già soggetti a NFRD
- Grandi imprese quotate con oltre 500 dipendenti
- Requisiti aggiuntivi: fatturato > 40 milioni € O attivo > 20 milioni €
Stima: ~300 aziende in Italia
ONDATA 2 – Pubblicazione nel 2028 (dati 2027) – RINVIATO DI 2 ANNI:
- Grandi imprese non quotate che superano almeno 2 dei 3 criteri:
- Più di 250 dipendenti
- Fatturato netto > 50 milioni €
- Totale attivo > 25 milioni €
Stima: ~5.000 aziende in Italia (ridotta da 6.000 per effetto Omnibus)
ONDATA 3 – Pubblicazione nel 2029 (dati 2028) – RINVIATO DI 2 ANNI:
- PMI quotate che superano almeno 2 dei 3 criteri:
- Più di 50 dipendenti
- Fatturato netto > 8 milioni €
- Totale attivo > 4 milioni €
- Possibilità di “opt-out” (esenzione) per 2 anni, con obbligo di motivazione
Stima: ~1.000 aziende in Italia
ONDATA 4 – Pubblicazione nel 2029 (dati 2028) – INVARIATO:
- Imprese extra-UE con:
- Ricavi netti > 150 milioni € nell’UE
- Almeno una figlia o succursale nell’UE sopra determinate soglie
Sanzioni per inadempimento
Il D.Lgs. 125/2024 ha introdotto un sistema di sanzioni articolato:
Primi due anni dall’entrata in vigore (regime transitorio):
- Sanzioni amministrative ridotte
- Massimale limitato per favorire l’adattamento
Regime a regime:
- Sanzioni fino a 50.000 € per omessa pubblicazione
- Sanzioni fino a 30.000 € per informazioni incomplete o non conformi
- Responsabilità dell’organo di amministrazione
- Poteri di vigilanza attribuiti alla CONSOB
Ondata | Pubblicazione | Periodo rendicontato | Tipologia aziende | Requisiti dimensionali | Stima Italia | Note |
---|---|---|---|---|---|---|
1 | 2025 | 2024 | Grandi imprese quotate già soggette a NFRD ed enti interesse pubblico |
• >500 dipendenti E • Fatturato >40 mln € O • Attivo >20 mln € |
~300 | Confermato – Nessun rinvio |
2 | 2028 | 2027 | Grandi imprese non quotate |
Almeno 2 su 3: • >250 dipendenti • Fatturato >50 mln € • Attivo >25 mln € |
~5.000 | Rinviato di 2 anni da Omnibus I |
3 | 2029 | 2028 | PMI quotate |
Almeno 2 su 3: • >50 dipendenti • Fatturato >8 mln € • Attivo >4 mln € |
~1.000 | Rinviato di 2 anni + opt-out possibile |
4 | 2029 | 2028 | Imprese extra-UE |
• Ricavi UE >150 mln € • Almeno 1 figlia o succursale UE sopra soglie |
N/A | Invariato – No rinvio |
Cosa contiene il bilancio di sostenibilità
Struttura secondo gli ESRS
Gli European Sustainability Reporting Standards definiscono il contenuto obbligatorio del bilancio di sostenibilità, organizzato in:
ESRS Trasversali (obbligatori per tutti):
- ESRS 1: Requisiti generali
- ESRS 2: Informazioni generali (governance, strategia, gestione impatti)
ESRS Tematici – Ambientali:
- ESRS E1: Cambiamenti climatici (target di decarbonizzazione, emissioni GHG)
- ESRS E2: Inquinamento
- ESRS E3: Risorse idriche e marine
- ESRS E4: Biodiversità ed ecosistemi
- ESRS E5: Uso delle risorse ed economia circolare
ESRS Tematici – Sociali:
- ESRS S1: Forza lavoro propria
- ESRS S2: Lavoratori nella catena del valore
- ESRS S3: Comunità interessate
- ESRS S4: Consumatori e utilizzatori finali
ESRS Tematici – Governance:
- ESRS G1: Condotta aziendale (anticorruzione, lobbying, rapporti con fornitori)
Contenuti chiave del documento
Informazioni generali sull’azienda:
- Modello di business e catena del valore
- Strategia e modello aziendale per la sostenibilità
- Governance della sostenibilità
- Sistema di controllo interno
Analisi di materialità:
- Analisi di materialità secondo doppia prospettiva
- Impatti, rischi e opportunità significativi identificati
- Processo di coinvolgimento degli stakeholder
Politiche e target:
- Politiche implementate per gestire gli impatti
- Obiettivi quantitativi e timeline
- Azioni intraprese per raggiungere i target
- Risorse allocate
Metriche e KPI ambientali:
- Carbon footprint (Scope 1, 2, 3)
- Consumi energetici e quota da energie rinnovabili
- Impronta idrica e gestione risorse idriche
- Produzione e gestione rifiuti
- Uso di materiali e quota di riciclato
Metriche e KPI sociali:
- Composizione forza lavoro (diversità, parità di genere)
- Salute e sicurezza sul lavoro
- Formazione e sviluppo professionale
- Remunerazione equa e welfare aziendale
- Relazioni sindacali e dialogo sociale
Metriche e KPI di governance:
- Composizione organi di governance
- Remunerazione amministratori e legame con ESG
- Etica e integrità aziendale
- Gestione dei conflitti di interesse
Come redigere un bilancio di sostenibilità
Fase 1: Preparazione e pianificazione
Definizione obiettivi e scope:
- Identificare lo scopo: compliance, comunicazione, miglioramento gestionale
- Determinare il perimetro di rendicontazione (controllate incluse/escluse)
- Definire anno di riferimento e periodicità
Costituzione team di progetto:
- Nominare un sustainability manager o referente interno
- Coinvolgere funzioni chiave (HR, operations, acquisti, finance, comunicazione)
- Definire ruoli e responsabilità
- Allocare budget e risorse
Selezione standard di rendicontazione:
- ESRS (obbligatori per soggetti CSRD)
- Standard GRI (Global Reporting Initiative – più diffusi al mondo)
- Standard VSME (Voluntary standard per PMI non soggette a CSRD)
- Standard IFRS (focus su informazioni finanziarie collegate a sostenibilità)
Caratteristica | GRI Standards | ESRS (CSRD) | VSME Standards |
---|---|---|---|
Autorità | Global Reporting Initiative (ONG) | Commissione Europea | EFRAG (volontario) |
Applicabilità | Volontaria globale | Obbligatoria UE (CSRD) | Volontaria PMI |
Target | Qualsiasi organizzazione | Grandi imprese + PMI quotate | PMI non quotate |
Approccio materialità | Materialità impatto (inside-out) | Doppia materialità (inside-out + outside-in) | Doppia materialità semplificata |
Struttura | Modulare • 3 Universal Standards • 33 Topic Standards |
Prescrittiva • 2 General Standards • 10 Topical Standards |
Semplificata • Standard unico integrato |
Focus | Impatti su stakeholder e ambiente | Impatti + rischi finanziari | Elementi essenziali per PMI |
Verifica esterna | Volontaria | Obbligatoria (limited assurance) | Volontaria |
Principio applicazione | Flessibilità su temi da rendicontare | “Comply or explain” | Massima flessibilità |
Complessità | Media-Alta | Alta | Bassa-Media |
Data point richiesti | ~200-300 | ~1.200 (ESRS completi) | ~80-100 |
Formato pubblicazione | Libero | XHTML obbligatorio per ESAP | Libero |
Integrazione finanziaria | Separata | Integrata in report annuale | Separata |
Costi medi implementazione | €15.000-40.000 | €30.000-80.000 | €8.000-20.000 |
Tempistiche medie | 4-8 mesi | 6-12 mesi | 3-6 mesi |
Riconoscimento | Globale (oltre 10.000 aziende) | Europeo (obbligatorio CSRD) | Europeo (emergente) |
Quando usarlo | • Volontario • Comunicazione globale • No obbligo CSRD |
• Obbligatorio se CSRD • Massima conformità UE • Reporting integrato |
• PMI volontaria • Preparazione futura • Supply chain grandi aziende |
📋 Note Importanti
- GRI: Può essere usato in combinazione con ESRS per maggior dettaglio
- ESRS: Standard obbligatorio per soggetti CSRD, sostituisce precedente DNF
- VSME: Pensato per PMI che vogliono prepararsi o rispondere a richieste clienti
✅ Compatibilità: GRI e ESRS sono compatibili e possono essere usati insieme. VSME è allineato concettualmente con ESRS ma semplificato.
Fase 2: Analisi di materialità
L’analisi di materialità secondo il principio di doppia materialità è il cuore del bilancio di sostenibilità:
Materialità di impatto (inside-out):
- Identificare impatti effettivi e potenziali dell’azienda su ambiente e società
- Valutare gravità, probabilità e irrimediabilità degli impatti negativi
- Valutare scala e probabilità degli impatti positivi
Materialità finanziaria (outside-in):
- Identificare come questioni di sostenibilità influenzano performance finanziaria
- Valutare rischi (fisici, transizione, reputazionali)
- Valutare opportunità (mercati, efficienza, innovazione)
Processo:
- Identificazione temi potenzialmente rilevanti
- Valutazione preliminare interna
- Coinvolgimento stakeholder (questionari, interviste, focus group)
- Valutazione finale e prioritizzazione
- Approvazione dalla governance
Fase 3: Raccolta dati
Dati quantitativi:
- Consumi energia, acqua, materie prime (da contatori, fatture, sistemi gestionali)
- Emissioni GHG calcolate secondo standard (Scope 1, 2, 3)
- Rifiuti prodotti per tipologia e modalità smaltimento
- Dati HR (organico, turnover, formazione, infortuni)
- Dati fornitori e supply chain
Dati qualitativi:
- Politiche aziendali implementate
- Procedure e certificazioni (ISO 14001, ISO 26000)
- Progetti e iniziative realizzate
- Casi studio e best practice
Sistemi di raccolta:
- Software di sustainability management
- Integrazione con ERP e sistemi gestionali esistenti
- Database centralizzato per tracciabilità e storicizzazione
Fase 4: Redazione del documento
Struttura tipo del bilancio:
- Lettera agli stakeholder: Messaggio del CEO/management sull’impegno aziendale
- Identità aziendale: Presentazione organizzazione, governance, modello di business
- Strategia di sostenibilità: Analisi di materialità, politiche, obiettivi
- Performance ambientale: Dati e KPI su clima, energia, risorse, biodiversità
- Performance sociale: Dati su persone, comunità, catena valore
- Performance economica: Valore generato e distribuito, investimenti sostenibili
- Obiettivi futuri: Target, roadmap, impegni per anno successivo
- Note metodologiche: Perimetro, standard, assurance, GRI content index
Best practice di redazione:
- Linguaggio chiaro e accessibile anche a non esperti
- Equilibrio tra dati quantitativi e narrative qualitative
- Grafici e infografiche per immediate comprensione
- Trasparenza anche su criticità e aree di miglioramento
- Comparazione con anni precedenti per mostrare trend
- Benchmarking con competitor quando possibile
Fase 5: Verifica e assurance
Assurance obbligatoria: La CSRD richiede assurance limitata da parte di revisore legale accreditato:
- Verifica conformità a standard ESRS
- Verifica completezza e accuratezza informazioni
- Verifica processi di raccolta e consolidamento dati
Livelli di assurance:
- Limited assurance: Revisione documentale e interviste (obbligatorio CSRD)
- Reasonable assurance: Verifiche approfondite incluse visite (volontario, maggior credibilità)
Fase 6: Pubblicazione e comunicazione
Modalità di pubblicazione:
- Documento standalone scaricabile dal sito web
- Sezione dedicata nel report annuale integrato
- Formato digitale interattivo (sempre più diffuso)
- Formato elettronico unico XHTML (obbligatorio CSRD per accesso ESAP)
Comunicazione integrata:
- Comunicato stampa e conferenza di presentazione
- Sintesi per social media e newsletter
- Incontri dedicati con investitori e analisti ESG
- Roadshow con stakeholder chiave
- Integrazione in strategie di green marketing
Standard di rendicontazione a confronto
Global Reporting Initiative (GRI)
Gli standard GRI sono i più utilizzati al mondo per la rendicontazione di sostenibilità:
Caratteristiche:
- Approccio multi-stakeholder
- Focus su impatti (impact materiality)
- Modulari e flessibili
- Applicabili a qualsiasi organizzazione
Struttura:
- GRI Universal Standards (obbligatori): fondamenti, informazioni generali, materialità
- GRI Topic Standards (tematici): specifici per argomento (emissioni, acqua, lavoro, ecc.)
European Sustainability Reporting Standards (ESRS)
Gli ESRS sono obbligatori per aziende soggette a CSRD:
Caratteristiche:
- Doppia materialità (impatto + finanziaria)
- Integrazione con reporting finanziario
- Allineamento con tassonomia UE
- Massima armonizzazione europea
Particolarità:
- 12 standard (2 generali + 10 tematici)
- Principio “comply or explain”
- Verifica obbligatoria da revisore
Voluntary Standard for Non-Listed SMEs (VSME)
Gli standard VSME sono pensati per PMI non obbligate:
Caratteristiche:
- Semplificazione rispetto a ESRS
- Volontario ma preparatorio per futuro obbligo
- Allineato concettualmente a ESRS
- Riduzione onere amministrativo
Target:
- PMI nella supply chain di grandi aziende CSRD
- PMI che vogliono accedere a finanza sostenibile
- PMI che desiderano prepararsi in anticipo
Vantaggi e opportunità del bilancio di sostenibilità
Per grandi imprese
- Conformità normativa: Evitare sanzioni e rispettare obblighi di legge con anticipo e preparazione adeguata.
- Accesso a capitali: Rating ESG migliori facilitano emissione green bond e accesso a fondi di investimento sostenibili.
- Supply chain resilience: Mappatura rischi nella catena valore identifica vulnerabilità e opportunità di miglioramento.
- Innovazione: La pressione verso obiettivi ambiziosi stimola innovazione di prodotto e processo.
Per PMI
- Vantaggio competitivo: Differenziazione in gare d’appalto e negoziazioni commerciali dove sostenibilità è premiata.
- Accesso a supply chain: Molte grandi aziende richiedono ai fornitori rendicontazione ESG.
- Finanza agevolata: Accesso a bandi, incentivi e finanziamenti legati a sostenibilità.
- Preparazione al futuro: Anticipare obblighi normativi che si estenderanno progressivamente.
Per tutti
- Reputazione: Comunicazione trasparente e verificata costruisce fiducia con tutti stakeholder.
- Efficienza operativa: Monitoraggio sistematico identifica sprechi e ottimizza uso risorse.
- Gestione rischi: Identificazione precoce di rischi climatici, sociali, reputazionali.
- Attrazione investimenti e talenti: ESG è criterio sempre più rilevante per investitori e lavoratori.
Tendenze future e prospettive
Estensione obblighi
Nonostante il rinvio Omnibus, la tendenza di lungo termine è verso estensione progressiva:
- Possibile obbligo futuro per PMI oggi escluse
- Estensione a settori specifici ad alto impatto
- Requisiti più stringenti su Scope 3 e catena valore
Integrazione con altri framework
- Convergenza normativa: Crescente allineamento tra ESRS, GRI, IFRS S1/S2.
- Link con tassonomia: Maggiore integrazione tra reporting e classificazione attività sostenibili.
- Connessione con certificazioni: Il bilancio come sintesi di certificazioni settoriali (B-Corp, ISO 14001, ecc.).
Il bilancio di sostenibilità rappresenta oggi molto più di un documento di rendicontazione: è uno strumento strategico essenziale per le aziende che vogliono prosperare nell’economia della transizione ecologica. Con l’estensione progressiva degli obblighi normativi e la crescente attenzione di investitori, consumatori e regolatori verso i criteri ESG, la capacità di misurare, gestire e comunicare le proprie performance di sostenibilità diventa un fattore competitivo determinante.
Le aziende che scelgono di adottare un approccio proattivo, anche quando non ancora obbligate, si posizionano vantaggiosamente per cogliere le opportunità dell’economia sostenibile: accesso privilegiato a capitali, partnership con aziende leader, reputazione rafforzata e resilienza di lungo termine. Il bilancio di sostenibilità non è il punto di arrivo, ma lo strumento che guida il percorso verso un modello di business più responsabile, efficiente e preparato alle sfide del futuro.